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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

Il Vescovo bacchetta i sindaci

Monsignor Pizziolo sulle pagine de L'Azione interviene sull'assenza dei sindaci leghisti al vertice in prefettura

| Claudia Borsoi |

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Il Vescovo bacchetta i sindaci

VITTORIO VENETO – Il vescovo di Vittorio Veneto bacchetta i sindaci che hanno disertato l’incontro con il Prefetto di Treviso, obbedendo al segretario regionale della Lega Nord, Gianantonio Da Re. «Uno strappo del tessuto di leale collaborazione tra istituzioni civili del nostro territorio»: così monsignor Corrado Pizziolo definisce l’assenza dei primi cittadini al vertice per l’accoglienza dei migranti di venerdì scorso. Ma allo stesso tempo non nasconde come la sua diocesi sia in difficoltà giorno dopo giorno nel dare una risposta a questa emergenza.

 

Nell’ultimo numero del settimanale diocesano “L’Azione”, monsignor Pizziolo riflette da cristiano su quanto accaduto una settimana fa. «La cosa che mi stupisce e mi amareggia maggiormente è che l’oggetto di questo conflitto riguarda un valore umano e cristiano da tutti riconosciuto come tale, cioè la solidarietà. Proprio quella solidarietà che tutti i nostri comuni si onorano di mettere fra i propri obiettivi. Francamente – ammette il Vescovo di Vittorio Veneto – devo dichiarare la mia sorpresa e il mio grande dispiacere per questa frattura che sta opponendo due istituzioni del nostro ordinamento civile: una gran parte dei sindaci e la Prefettura. Personalmente non ricordo nulla di simile: che una parte così considerevole di primi cittadini opponga un rifiuto categorico all’invito di un’altra istituzione fondamentale del nostro vivere civile. A mio avviso si tratta di uno strappo del tessuto di leale collaborazione tra istituzioni civili del nostro territorio che, almeno a mio modesto parere, potrà avere solo esiti negativi».

 

Allo stesso tempo monsignor Pizziolo non nasconde la complessità del problema dell’accoglienza, che da due anni e più vede in prima linea anche la Caritas diocesana. «Di fronte alle richieste che il Prefetto rivolge pressantemente anche alla nostra diocesi, devo infatti onestamente riconoscere che ci troviamo noi pure in difficoltà, pur cercando di fare quanto è nelle nostre possibilità – ammette il Vescovo -. Ma sono anche convinto che se tutti, e non solo poco più di un terzo dei comuni della nostra provincia, si prestassero ad una ricerca condivisa di soluzioni, il peso sarebbe certamente più leggero per tutti. E non dovremmo assistere ad ammassamenti di centinaia di persone negli stessi luoghi. Il rifiuto da parte di molti conduce ad un aumento di presenze nei pochi comuni che li accolgono e soprattutto ad un ammassamento di persone nei luoghi di proprietà dello Stato, come caserme o altre strutture».

 


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