VERONA - Finalmente è arrivata.

La crema crema solare per gli acini d'uva, con filtro protettivo ai raggi UV, ora è realtà. Insomma, noi ci ungiamo di protezione per farci una passeggiata lungo-mare, o per distenderci un paio d'ore sulla spiaggia, ma ai vigneti che stanno tutto il giorno e tutti i giorni sotto il sole cocente, nessuno ci aveva (ancora) pensato.

Per fortuna, nella Tyrrel's Wines nella Hunter Valley, in Australia, qualche perspicace viticoltore ha capito che, dal sole, vanno protetti tutti gli essere viventi, siano questi animali o vegetali. A maggior ragione se questi esseri producono per noi il nettare degli dei. Pensato, fatto: sul mercato è sbarcata la crema solare per acini d'uva. Quando il sole picchia più forte, i grappoli vengono ricoperti con una strano di questa sostanza a base di caolinite, capace di assorbire i raggi Uv.

La notizia arriva fresca fresca dal Vinitaly, conclusosi oggi a Verona. Alla fiera del vino, in 4 giorni, sono state stappate oltre 600.000 bottiglie, per un totale di 2,8 tonnellate di tappi di sughero e di 200.000 tonnellate di vetro. Insieme al vino, sono stati versati fiumi di notizie e novità.

Da Treviso arriva, ad esempio, il Prosecco "da viaggio": una bevanda da portarsi nello zainetto e da bere on the road (o in ufficio). Si chiama Wine Cup e è una confezione monodose al bicchiere che, come uno yogurt, si apre alzando una pellicola. Niente di più semplice, non serve nemmeno il cucchiaino: si apre, e i 187ml di prosecco sono pronti per essere bevuti.

Nel campo della bellezza, Coldiretti ha presentato le agroestetiste e le distillerie Francoli hanno proposto Acquavite&Beauty, creme di bellezza a base di grappa. Hanno suscitato interesse i versi inediti di Paolo Conte, che (quale la destinazione migliore?) sono stati impressi sulla retroetichetta del Montebruna 2013 di Braida, Barbera d'Asti. Tra gli eno-accessori è spiccato il primo decanter musicale al mondo, inventato da Riedel.

E poi c'è stata la presentazione del rivoluzionario progetto della Military University of Technology di Varsavia: un autovelox che, insieme alla velocità dell'auto misura il tasso alcolico del conducente. Un laser attraversa l'abitacolo della vettura e calcola la densità delle molecole d'alcol emesse dai polmoni di chi guida. Un dispositivo talmente sensibile da riconoscere una concentrazione di alcol anche solo dello 0,1 per mille: un metodo infallibile per stanare chi, ubriaco, si è messo al volante... e chi si è imbellettato con Acquavite&Beauty.