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19 aprile 2024

Castelfranco

Villa Emo, in trecento al consiglio comunale monotematico

Mandato alla giunta per "preservarne la fruibilità"

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Villa Emo, in trecento al consiglio comunale monotematico

VEDELAGO C’erano circa trecento persone ieri sera, lunedì, per assistere alla seduta del consiglio comunale monotematico sul caso di Villa Emo. Si è votata una delibera che va nella direzione sostenuta fin dall’inizio dall’amministrazione guidata dal sindaco Cristina Andretta: mantenere la fruibilità della villa palladiana di Fanzolo.

 

Con la delibera (in allegato) si conferisce mandato al sindaco e alla giunta comunale di “intraprendere ogni utile iniziativa finalizzata a mantenere il complesso monumentale di Villa Emo in proprietà a soggetti che siano espressione, diretta o indiretta, della comunità locale (con vocazione pubblica e/o sociale) preservandone la fruibilità da parte dei cittadini e del territorio in generale, mantenendo nel contempo ogni utile e necessaria garanzia di presidio, custodia e tutela, in funzione non solo del suo significato architettonico, ma anche e soprattutto di quello culturale, storico e identitario rispetto alla comunità di riferimento – si legge nella delibera -. Tutto ciò, laddove possibile, preservando l’unitarietà di Villa Emo e valutando tutte le azioni percorribili, interessando le Istituzioni pubbliche, categorie economiche ed enti privati”.

 

“Villa Emo, il segno identificativo di Vedelago, una villa palladiana riconosciuta come patrimonio dell'Unesco a noi tutti molto nota – ha affermato Cristina Andretta -. E' un bene culturale, storico ma soprattutto è un bene italiano. Quando nel 2004 fu acquistata dalla banca di Credito Cooperativo tutti noi facemmo un sospiro di sollievo perché una banca del territorio per noi non rappresentava solo un ente privato ma rappresentava il territorio. Le preoccupazioni di oggi quindi credo siano legittime, comprendo e ho ascoltato i molti cittadini e soci che con dispiacere ce ne parlavano. Nessuno, ripeto nessuno contro all'istituto di Credito cooperativo ma tutti, da quanto abbiamo percepito sono al loro fianco per tentare di capire come poter supportare e magari evitare semplicemente che un altro soggetto privato la chiuda al pubblico oppure la apra per le sole giornate che l'ente preposto ovvero la Soprintendenza indicherà”.

 

In sala erano presenti diversi sindaci del territorio. “Chiediamo il supporto anche degli altri comuni, alcuni colleghi lo stanno già dimostrando e sono intervenuti, sono presenti oggi, in sala anche la presidente dell'Anci Veneto, Pavanello in qualità di rappresentante dei comuni Veneti – ha detto ancora Andretta -. Chiediamo di supportarci portando questa delibera anche all'ordine del giorno dei consigli comunali di tutti i comuni che si affiancheranno a noi in questa strada per la conservazione del carattere pubblico di un patrimonio unico al mondo che si trova in Italia e che si trova qui, a Fanzolo di Vedelago. Queste sono azioni che fanno parte dell'interpretazione del nostro ruolo di Amministratori ovvero di ascoltatori delle esigenze, delle preoccupazioni e dei bisogni della nostra comunità guardando in un’ottica prospettica verso quelle che potranno essere opportunità perché ciò che facciamo oggi sono scelte che segneranno il futuro e ai nostri giovani vorremo regalare qualcosa di più di quello che noi abbiamo oggi e non qualcosa di meno”.

 


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