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16 aprile 2024

Treviso

Via la villetta anni '20 per far posto a un palazzo, scatta la polemica: "Basta cemento"

Coalizione Civica per Treviso al fianco dei residenti di via D’Azeglio

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Via la villetta anni '20 per far posto a un palazzo, scatta la polemica:

TREVISO - “Basta con il cemento del Piano Casa”. Coalizione Civica per Treviso al fianco dei residenti di via D’Azeglio, a Treviso, che nei giorni hanno deciso di mobilitarsi contro la realizzazione di un palazzetto al posto di una villetta anni ’20, in una zona caratterizzata da edifici d’epoca.

“Il progetto è consentito dal Piano Casa della Regione Veneto che a qualcuno ha permesso un modesto ampliamento dell’abitazione per renderla più funzionale, ad altri di realizzare dei veri e propri condomini dove si trovavano delle normalissime case”, si legge nel volantino distribuito ai cittadini. Secondo il rapporto dell’Ispra, nel 2018 il Veneto è la regione italiana in cui si è consumato più suolo, pari a 227.368 ettari, il 12, 40% del totale, contro una media nazionale del 7,64%. Ancora peggiore la situazione della provincia di Treviso che con il 17,11% del territorio utilizzato (42.392 ettari) è seconda in Veneto solo a quella di Padova per suolo consumato rispetto al totale. Le cose non vanno meglio per la città di Treviso che, con il suo 40,04% di suolo consumato è seconda tra i capoluoghi di provincia veneti solo a Padova per utilizzo di territorio rispetto al totale”.

“In questo quadro gli effetti del Piano Casa regionale sono devastanti perché contribuiscono a un ulteriore consumo di suolo di cui non c’è alcun bisogno, in Veneto e nella nostra città”, continua Coalizione Civica.

“Nella nostra città, con il ritorno al governo del centrodestra a trazione leghista è arrivata la logica del “cemento responsabile” del sindaco Conte: non si capisce bene che cosa sia questo “cemento responsabile”, ma sicuramente mette la parola fine a qualsiasi ipotesi di “consumo zero di suolo” a Treviso”. “Invece, sarebbe esattamente questo ciò di cui abbiamo bisogno, l’azzeramento dell’utilizzo di nuova superficie verde, il rispetto dell’assetto urbanistico della città, della tutela dell’equilibrio di vie e quartieri senza nuove invadenti costruzioni”.  

 


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