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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

Vittorio Veneto: l'ex sindaco Da Re va in pensione. Ma prima salva i posti di lavoro

Uno dei suoi dipendenti è un ivoriano: "Sempre avuto un ottimo rapporto"

| Claudia Borsoi |

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da re pensione salva posto di lavoro dipendenti

VITTORIO VENETO – Salva i posti di lavoro prima di andare in pensione. Un anno di trattative e poi, infine, l’obiettivo: i suoi due dipendenti, un italiano e un ivoriano, saranno assunti dal nuovo titolare dell’autolavaggio. Protagonista Gianantonio Da Re, ex sindaco di Vittorio Veneto, ora consigliere di opposizione e segretario della Lega veneta.

 

«Ho continuato a lavorare per un anno – racconta Da Re che avrebbe potuto andare in pensione ben prima -, fino a quando ho trovato chi, subentrandomi, avrebbe dato le giuste garanzie ai miei collaboratori, che erano con me da 13 anni». Il leghista ha voluto certezze per i suoi dipendenti. Tra loro un cittadino della Costa d’Avorio.

 

«Noi leghisti non siamo contro gli immigrati regolari – precisa -, ma contro coloro che arrivano in Italia senza alcuna prospettiva». Tredici anni fa, Da Re non si tirò indietro a dare un lavoro all’ivoriano.

 

«Una persona che si è perfettamente integrata nel nostro paese – testimonia -. Quando arrivò in Italia aveva un permesso di soggiorno. Ora anche la moglie lo ha raggiunto. Abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto. Se in tutti questi anni io ho lavorato con lui e lui con me, vuol dire che ci siamo trovati bene a vicenda». In tanti ricordano il fraterno abbraccio tra Da Re e l’ivoriano ai piedi della scalinata del municipio quando, nella primavera del 2009, il leghista divenne primo cittadino di Vittorio Veneto. A fianco nel lavoro all’autolavaggio in località Gai, a San Vendemiano, ma anche nei momenti in cui festeggiare le vittorie politiche di Da Re.

 

E ora, da pensionato avrà più tempo per il partito? «Più tempo per la mia famiglia – ci tiene a precisare -. Anche mia moglie mi dava una mano nell’autolavaggio. È giusto per tutti staccare. Anche se questo lavoro mi piaceva e mi piace: andrò ogni tanto a dare una mano a chi è subentrato».

 

Lo vedremo in corsa alle amministrative del 2019? «Non lo escludo. Fare il sindaco non è facile, è ben più impegnativo del fare il consigliere regionale o il parlamentare. Manca ancora del tempo alla primavera 2019, vedremo. Spero che anche qualcun altro si faccia avanti. Intanto continuo a fare il consigliere, il ruolo che i cittadini mi hanno assegnato. E la gente mi vedrà più spesso al mercato».

 


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