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24 aprile 2024

Vittorio Veneto

"A Vittorio Veneto si blocca tutto per non bloccare nulla"

Il capogruppo Pd Dus contesta le prime decisioni del sindaco Miatto

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

VITTORIO VENETO - Cambia l’amministrazione, cambiano i ruoli. E la polemica targata Pd non si è fatta attendere. Marco Dus, capogruppo del Partito Democratico, ha contestato i primi tentativi fatti dal sindaco Antonio Miatto per bloccare o modificare alcuni progetti avviati proprio dai dem.

 

In particolare, è tornata a tenere banco la questione dell’uscita del traforo su via Carso, poco gradita al neosindaco. Miatto vorrebbe un’uscita in testa a via Vittorio Emanuele II, praticamente all’incrocio con via Carso e via Dalmazia.

 

Dus ha difeso – anche se “con riserva” - la scelta di via Carso: “L’uscita prevista non piace. Non piaceva neppure a noi, ma dato che gli organi sovracomunali avevano bocciato la proposta di realizzazione dell’uscita con una rotonda all’incrocio tra Via Carso e Via Vittorio Emanuele II, abbiamo discusso e votato in consiglio comunale la proposta di uscita/entrata in Via Carso, ritenendola la meno impattante”.

 

E poi c’è la rotonda di fronte all’ex Milanese, che sorgerà davanti al nuovo supermercato di via del Cansiglio. I lavori sono partiti in questi giorni, dopo alcune modifiche al progetto richieste dall’amministrazione.

 

“La rotonda, di fronte all’ex Milanese, non piaceva neppure a noi. Molto meglio la soluzione di realizzare una rotonda nuova in zona “ingresso Coop”, come da idea dell’architetto Mario Da Re. Ahimè, però, anche in questo caso gli organi sovracomunali e comunali avevano bocciato questa proposta e, come si dice in questi casi, ce la siamo dovuta incartare”.

 

Altro progetto, altra polemica. Ora tocca all’ex Carnielli: “Leggo che al Sindaco, anche in questo caso, non piace ciò che si è fatto. Bene, anzi benissimo – dichiara Dus -. Porti pure in consiglio comunale le sue proposte e noi siamo ben disposti a valutarle e a dare il nostro piccolo contributo. Leggo che preferirebbe un albergo al supermercato, ottimo. Blocchi tutto, ha ancora il tempo per farlo e proponga un albergo o un parco naturale o l’acquisizione dell’area da parte del comune. Noi ci siamo”.

 

“In sintesi, in questi giorni si dice di voler bloccare tutto, ma tutto sta continuando a procedere come da progetti discussi ed approvati – dichiara il capogruppo -. Procedono i lavori del traforo, procedono i lavori di realizzazione della rotonda, procede l’opera del curatore fallimentare. Se ciò che è stato fatto non va bene, non piace, non risponde ai gusti dei cittadini, è doveroso che il sindaco blocchi tutto. Ne ha il potere, lo faccia. Consiglio, se mi è permesso, di evitare di dire “ho bloccato tutto”, se poi tutto continua a procedere. Non vorrei che si ripetessero le dinamiche nazionali, tipo concessioni ad Autostrade-Ponte Morandi. Il passo da Toni a Toninelli può essere più breve di quanto si pensi, e non ne sentiamo il bisogno”.

 


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