Viviana Carlet: "Lago Film Festival sta cambiando passo"
le nuove prospettive dopo un decennio
REVINE LAGO - Si è concluso la scorsa settimana il Lago film festival, che continua a registrare molto consenso, soprattutto tra i giovani.
Ne abbiamo parlato con Viviana Carlet, ispiratrice dell'iniziativa e con il sindaco di Revine, Michela Coan nell'articolo successivo.
Si tratta di un evento che nel tempo si è consolidato e che intende aprire dopo un decennio delle prospettive nuove ed interessanti.
Il festival nel logo di quest'anno ha utilizzato un numero romano e uno arabo ossia X + 1 qual è il suo significato?
Dopo 10 anni ci siamo posti la domanda: "che cosa abbiamo fatto?", era una richiesta esplicita che stava a significare che dovevamo chiudere un'epoca, il primo decennio, essendo nato il festival nel 2005 come luogo di incontro, che era cresciuto e si era strutturato come una macchina complessa. Avevamo valorizzato molte energie e quindi la X sta ad indicare l'incognita per una ripartenza.
In questa edizione quanto personale è stato coinvolto?
Nel corso dell'anno arriviamo fino a 40 persone, divisi in team, sulla base dei singoli progetti, ma durante il festival ruotano un centinaio di persone.
Il bilancio economico di massima per l'evento?
Con grande attenzione e controllo, finora abbiamo speso circa 150.000 €, ammortizzando le spese di tutti. Se dovessimo ricevere il giusto salario, comunque, servirebbe almeno il doppio delle risorse...
Comunque quest'anno ci siamo mossi con un'ottica nuova: badare meno alla macchina organizzativa e centrare l'attenzione sulle persone, che fanno il festival.
Ormai è superata l'idea che l'ente pubblico stanzi risorse, quasi a fondo perduto... anche perché siamo in tempi di vacche magre.
Più della metà delle risorse derivano dal pagamento degli ingressi e da sponsor privati, locali o fortemente legati al territorio, interessati ai contenuti e/o alla comunicazione che ruota intorno ai nostri progetti.
La nostra forza sta nella comunicazione non convenzionale e molte aziende ci riconoscono questa specificità e capacità.
Insomma arriviamo dove loro, con le loro forze ed energie, non potrebbero e/o saprebbero arrivare.
I rapporti con l'amministrazione comunale?
Attualmente ci aiuta molto, agevolandoci con tutti i servizi. Essendo noi un'Associazione, in quanto Pro-Loco, l'amministrazione ci fa da tramite con le istituzioni e in modo particolare con la Regione e i Ministeri.
pietro.panzarino@oggitreviso.it