Zambon chiede lo stato calamità
"Sevono altri 800mila euro per interventi sul Monticano"
CONEGLIANO - Due giorni di pioggia devastanti. Innumerevoli i danni. Una situazione che ha spinto il sindaco Floriano Zambon a chiedere lo stato di calamità naturale.
Ieri un vertice in Municipio, in cui si è fatto il punto della situazione. Passato il pericolo, sono stati riaperti i sottopassi di viale Italia, via dei Zoppas e via dei Mille. Gli scantinati e le abitazioni di via Crosetta allagate dal torrente Crevada sono stati prosciugati. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco che, aiutati dalle famiglie, sono riusciti a rendere di nuovo agibili le abitazioni.
Il Monticano dal Ponte della Madonna, a Conegliano, Foto di Luisa Damian
Allagato il Cimitero di Conegliano, in via San Giuseppe. Ancora chiusa la strada che collega Susegana a Collalto. Via Morgante, a causa dell'acqua, è infatti a rischio frana. Centinaia gli interventi nel coneglianese: alcune zone di Vazzola, San Pietro di Feletto e San Fior sono state completamente sommerse dall'acqua.
Cimitero di via San Giuseppe
Nella giornata di ieri, vigili del fuoco e cittadinanza si sono dati da fare per salvare il recuperabile. Ma molto è andato distrutto. E il sindaco ha deciso ha chiedere un finanziamento per lo stato di calamità. Ieri, al lavoro 20 dipendenti comunali, squadre della protezione civile, 10 pompe in funzione e le idrovore dei Vigili del Fuoco all'opera. Ma non è finita. "Il Genio civile - spiega il primo cittadino - prevede altri 800mila euro di interventi sul Monticano".
San Fior, via Serravalle, all'incrocio con la Pontebbana. Foto di Marco Tonon