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25 aprile 2024

Mogliano

Zanoni contro la discarica

L’europarlamentare a Casale per esprimere la propria contrarietà contro il progetto Coveri

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Zanoni contro la discarica

CASALE – Qualche giorno fa l’europarlamentare Andrea Zanoni ha effettuato un sopralluogo di circa due ore nell’area della discarica CO.VE.RI. di Lughignano a Casale sul Sile accompagnato da una decina di cittadini del posto.

 

L’eurodeputato ha incontrato i rappresentanti del comitato locale ed i cittadini che stanno dando battaglia al progetto che prevede un impianto per rifiuti speciali a ridosso del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile, area tutelata quale SIC (ai sensi della Direttiva «Habitat» 92/43/CEE) e ZPS (ai sensi della Direttiva «Uccelli» 2009/147/CE).  

 

«Ho visto un ambiente naturale ricco di vegetazione e fauna degno di essere tutelato come Oasi naturale. Farò il possibile per aiutare i cittadini a contrastare con tutti i mezzi a mia disposizione questo folle progetto. Il 26 luglio 2013, ho presentato un’interrogazione alla Commissione europea denunciando la possibile violazione della normativa comunitaria ambientale della discarica di Lughignano - ha affermato l’eurodeputato Zanoni - Ho chiesto alla Commissione di contattare le autorità locali italiane per verificare eventuali violazioni della normativa UE e la regolarità della consultazione ambientale. Sono al fianco dei cittadini perché vengano rispettati la legalità il diritto alla salute e la tutela dell’ambiente ».

 

Il progetto della discarica prevedrebbe 315 mila tonnellate di materiali in cinque anni, portati da una media di quindici camion al giorno. L’ente Parco Naturale Regionale del Fiume Sile, con una nota del 19 febbraio 2013, ha sottolineato: “Il progetto della discarica CO.VE.RI, ipotizzata a poche centinaia di metri dal confine ovest e perimetro amministrativo del Parco, non ha mai considerato e valutato le pesanti interferenze ecosistemiche con il Parco Naturale Regionale del fiume Sile, causate sia da carenze progettuali generali che da immissioni dirette della rete idraulica interna alla discarica nella rete idrologica di campagna afferente il fiume Sile”.

 

L’iter amministrativo della VIA, secondo l’Ente Parco, “non ha mai considerato la presenza di un’area fragile e significativa come quella del Parco del Sile, disciplinata da un apposito Piano Ambientale che governa un ampio territorio composto da 11 Comuni e 3 Province.

 

Le carenze progettuali e le interferenze osservate vengono puntualmente descritte e restituiscono un quadro generale di potenziale e grave alterazione delle principali componenti naturali del Parco, istituito con legge Regionale 28.01.1991, numero 8, per tutelare il suolo, il sottosuolo, la flora, la fauna e l’acqua oltre a proteggere e valorizzare il bacino idrografico del Sile nella sua funzione di risorsa idropotabile”.  

 

Il 24 aprile 2013, la Commissione V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale) della Regione del Veneto, organo competente per la consultazione in materia di adempimenti ambientali, ha espresso parere favorevole in merito al progetto di realizzazione di una discarica per rifiuti speciali a Lughignano di Casale sul Sile. Il progetto, presentato da un consorzio di imprese, riguarda la realizzazione di un impianto per lo smaltimento dei rifiuti prodotti dalle stesse nei rispettivi impianti produttivi e di recupero; la capacità di stoccaggio complessiva prevista è pari a circa 315.000 metri cubi di rifiuti, equivalenti a 320.000 tonnellate.  

 

L’11 luglio 2013, la Commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare ha approvato (48 voti a favore e 15 contrari) la relazione “sulla proposta di direttiva del Paramento europeo e del Consiglio che modifica la Direttiva 2011/92/UE concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati” (ad esempio autostrade, discariche, cave, ponti, cementifici e inceneritori) di cui è relatore per il Parlamento europeo l’eurodeputato ALDE Andrea Zanoni. Il testo finale ha visto l’approvazione delle proposte presentate da Zanoni volte a rafforzare la tutela ambientale della Direttiva.

 

 



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