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19 aprile 2024

Mogliano

«A CHI SERVE LA TANGENZIALE NORD DI MOGLIANO VENETO?»

Intervento del capogruppo moglianese del Partito Democratico, Antonio Bortoluzzi

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«A CHI SERVE LA TANGENZIALE NORD DI MOGLIANO VENETO?»

MOGLIANO - Antonio Bortoluzzi, capogruppo del PD a Mogliano, interviene sulla questione della tangenziale nord. «Il 19 luglio, con la gente già distratta dalle ferie – spiega Bortoluzzi - sarà portato in Consiglio Comunale l’agromento dell’”Approvazione del Progetto Preliminare di Tangenziale Nord e Rotatoria sul Terraglio e contestuale Variante al PRG”.

Parrebbe quasi sia stata messa la “sordina” a questo argomento che, stranamente, in 2a Commissione è stato trattato il 26 aprile 2012, in pieno ponte» dice Bortoluzzi. Il capogruppo approfondisce la questione: «All’inizio, il progetto nasce nel 1996 con l’obbiettivo di sgravare il Centro Storico di Mogliano Veneto dal traffico di attraversamento, realizzando il completamento della Circonvallazione all’abitato di Mogliano Veneto, decongestionando il Terraglio e realizzando un collegamento tra le Strade Provinciali n. 64, n.65, n.13 fino al raccordo con l’Autostrada A27.

In tale contesto, l’opera aveva un senso perché nel 1996 non esisteva il Passante Autostradale di Mestre, né le opere viarie complementari connesse, la cui realizzazione ha già determinato un significativo decongestionamento sia del Terraglio che del traffico di attraversamento del Centro Storico di Mogliano. Oggi il Passante Autostradale di Mestre corre in direzione Ovest-Est, esattamente in parallelo al percorso progettato per la Tangenziale Nord da cui dista poche centinaia di metri. E’ quindi lecito chiedersi: oggi a cosa e a chi serve la Tangenziale Nord di Mogliano Veneto? E, per questi motivi, s’impone un’attenta valutazione dei costi/benefici ad essa connessi e occorrono risposte adeguate.

Infatti il Terraglio e le Ville Venete adiacenti sono soggetti a vincoli paesaggistici e storico-ambientali e qualsiasi Progetto, accompagnate da Autorizzazione Paesaggistica e verifica di Valutazione di Impatto Ambientale. Inoltre dal 1996 il regime di proprietà delle aree attraversate dalla Tangenziale Nord si è molto modificato e –al di là delle chiacchere che corrono in Città- il progetto che viene portato in Consiglio Comunale prevede la realizzazione di una rete di “controstrade” che si vuole giustificate dalla necessità di garantire l’accessibilità a fondi esistenti che risulterebbero interclusi dal passaggio della nuova arteria ma che, in realtà, sembrano preludere ad una macrolottizzazione di suoli agricoli.

Una materia di tale entità deve essere trattata in ambito di discussione del PAT – Piano di Assetto Territoriale- in corso di elaborazione. Bypassare questa procedura con un’approvazione preliminare da parte del Consiglio Comunale significa determinare una precondizione che svuota il PAT di significato. Sarebbe una ulteriore “cessione di sovranità” alle volontà della Provincia di Treviso, alla quale –è bene ricordarlo- l’Amministrazione leghista di Mogliano ha pure demandato la redazione del PAT stesso. L’interruzione di un territorio di “qualità” e la sua sostituzione prodromo ad un magma che potrà mescolare aree residenziali con attività commerciali ed altro: in un siffatto contesto in che cosa differirebbe la cementificazione determinata a Mogliano da precedenti amministrazioni dallo scempio urbanistico di aree agricole che verrebbe a determinarsi con la realizzazione di una nuova arteria parallela la cui utilità è tutta da dimostrare?

Per non realizzare il costoso sottopasso al Terraglio previsto da Veneto Strade, il Progetto portato all’approvazione prevede una rotatoria di quasi 100 metri di diametro da piazzare tra Villa Bianchi, l’ex Nigi e Villa Buratti ed un’altra di quasi 70 metri di diametro trecento metri più in là, all’intersezione con Via Cavalleggeri, con pesante “consumo” di territorio e di paesaggio. Al costo iniziale di quest’opera –sembra ammontante in 9,6 milioni di €uro per poco più di due chilometri di percorso- dovranno aggiungersi gli oneri di esproprio di tutte le aree private comprese nel tracciato.

E dal 1996 ad oggi le “coltivazioni” sono anche radicalmente cambiate per cui l’indennità di esproprio andrà rapportata –solo per fare un esempio- all’interferenza con sistemi di irrigazione e di sub-irrigazione recentemente realizzati nonché ai maggiori costi per non influenzare i fossi irrigui realizzando botti a sifone. Perchè collegare il nuovo Centro Commerciale previsto in area ex-Nigi all’Autostrada continua a lasciarci perplessi, non solo per le ricadute per le attività commerciali del Centro storico e per la non pressante volontà di realizzarlo legata alla crisi in atto, quanto per l’impatto ambientale che ho già denunciati in passati Consigli».

Chiude Bortoluzzi: «Per questi motivi –ma ce ne sarebbero altri- i nostri concittadini fuori dal Consiglio Comunale, dovranno esprimersi compiutamente sulla necessità di spendere per una nuova strada cifre così importanti in un momento di crisi economica acuta e sulla validità di quest’opera che, si vorrebbe al servizio di un volume di traffico veicolare tutto da dimostrare (traffico che per la componente Ovest-Est potrebbe tranquillamente transitare per il Passante usufruendo dei Caselli di Preganziol e di quello in progetto di Cappella di Scorzè), ma che in realtà parrebbe aprire a scenari di tutt’altra natura. Pertanto, se non interverranno significative novità, il mio voto a nome del Partito Democratico sarà contrario a l’”Approvazione del Progetto Preliminare Tangenziale Nord e Rotatoria sul Terraglio e contestuale Variante al PRG”».

 



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