MOGLIANO – Ieri le accuse di Civelli (Mogliano Democratica) e del PD contro il piano dei supermercati nell’area ex Nigi.

Oggi la risposta del sindaco Giovanni Azzolini (nella foto) che rispedisce le accuse al mittente e replica dati alla mano. «Bortoluzzi e Civelli dicono no al commerciale al Nigi, ma parlano senza conoscere gli argomenti. Sono pericolosi per la nostra Mogliano. Sembrano vivere su Marte.

Ci accusano di voler aprire centri commerciali ? Abbiamo semplicemente autorizzato all' ex Nigi, in cambio di un milione e mezzo di euro, una struttura commerciale di 2500 mq».

Il sindaco snocciola i dati: «Per dare alcune misure di confronto: il centro vendite della Coop in via Ferretto, è di 6500 mq; il Carefour è 26 volte più grande, ovvero 65000 mq.

Parlano di oscenità urbanistica, non sapendo che qualsiasi autorizzazione sul Terraglio, è di competenza della Sovrintendenza e che la stessa ha già autorizzato il progetto del grande architetto Toni Follina. Allora il partito del no e l’ignoranza amministrativa di Bortoluzzi e Civelli, rappresenta un rischio enorme per la nostra comunità.

Dire di no a strutture di 2500 mq, significa essere contrari, anche a quelle più grandi, quali la Coop; dire di no al commerciale al Nigi, significa avere capannoni sul Terraglio, dato che la vecchia destinazione urbanistica prevedeva 16000 mq di industriale e artigianale; dire di no alla rotonda sul Nigi significa rinunciare alla tangenziale Nord, che alleggerirà il Terraglio e permetterà la definitiva pedonalizzazione del nostro centro storico. Bortoluzzi vuole misurare i benefici della sinergia Muraro, Azzolini, Zaia.

Molto semplice: per la realizzazione di questa tangenziale, noi mettiamo 1 milione, Muraro 18,7 milioni, a cui si sommano gli 11 milioni per le opere già avviate in via Zermanesa. Totale 30,5 milioni di euro per una strada di cui beneficeranno tutti i moglianesi.

Per fortuna Mogliano è governata dal partito responsabile che porta in città questi benefici e permette di recuperare un’area degradata, quale l’ex fabbrica Nigi, già sgomberata più volte da presenze abusive e fonte di assoluto degrado» chiude il primo cittadino.