VITTORIO VENETO - «Da Re si occupi della Città e meno della Lega»: è questo l'invito provocatorio che il giovane segretario del circolo del PD di Vittorio Veneto, Barbara De Nardi (in foto), lancia al sindaco.

Un invito che nasce dopo che il sindaco, sulle pagine della Tribuna, aveva ammesso che, in merito al nuovo consiglio di amministrazione del Cesana Malanotti da nominare ex novo a seguito della fusione con il De Zorzi Luzzati, «ci saranno solo rappresentanti della maggioranza».

«Dire che per quanto riguarda i nomi di chi verrà nominato nel C.d.A. "si vedrà", ma che, comunque, saranno tutti esponenti della Lega, - mette in luce Barbara De Nardi, che accusa il sindaco di anteporre le logiche di partito al bene dei vittoriesi - significa porre competenze e conoscenze dei singoli nettamente dietro rispetto all'appartenenza politica».

Una scelta, questa, che per il segretario del PD sarebbe «sbagliatissima», perchè penalizzerebbe «fortemente l'amministrazioen dell'Ente, a discapito di tutti».

«Giustificare questa scelta, che va contro la storia del governo democratico della nostra città, con il fatto che - sottolinea De Nardi - quando la Lega era minoranza non ha avuto posti nei CDA è una mistificazione, in quanto non dice che le amministrazioni prima di Scottà hanno sempre riservato posti nei CDA alle minoranze. Se non erano della Lega Nord - chiude rimarcando la necessità di un rappresentante delle minoranze nel nuovo consiglio del Cesana Malanotti - erano di qualche altro partito, ma sempre minoranza erano».