«NON MI SONO RIMANGIATO PROPRIO NIENTE, HO FATTO IL POSSIBILE»
Il sindaco Gianantonio Da Re replica al Comitato "Barriere sì, ma dove servono"
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO - Il sindaco Gianantonio Da Re ci tiene a puntualizzare su alcuni punti dopo le dichiarazioni del Comitato "Barriere sì, ma dove servono" e al loro ricorso al TAR. E le prime parole sono proprio per questa azione dei residenti: «Mi risulta - precisa il primo cittadino - che il ricorso al TAR sia firmato da tre cittadini e non da trenta, particolare non trascurabile».
Il Comitato aveva anche chiosato che il comune non avesse fatto il possibile per evitare l'installazione delle barrierei: «Io ho detto - continua il sindaco - che avrei fatto il possibile per venire incontro alle richieste dei cittadini. Il fatto è - aggiunge - che se qualcuno di loro non avesse firmato la richiesta di installazione delle barriere, e poi pure la richiesta di toglierle, non saremmo a questo punto».
Da Re nei mesi scorsi si era recato anche a Roma per parlare con i vertici di Anas e Autostrade. In quell'incontro le società avevano opposto motivazioni tecniche e di sicurezza all'eliminazione delle barriere, eliminazione che avrebbe ribaltato la respondabilità civile e penale sul comune in caso di eventuali danni.
«Non mi sono rimangiato proprio niente, ho fatto il possibile - conclude il primo cittadino - se il tentativo non è andato a buon fine e in favore dei cittadini che hanno richiesto il ridimensionamento delle barriere, non significa che abbia fatto io un voltafaccia, come mi si accusa. Anzi posso solo dire a questo punto, visto come sono andate le cose: che chi è causa del suo mal pianga se stesso»