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28 marzo 2024

Treviso

«Più controlli contro l’abusivismo»

CNA sta lavorando affinché le categorie di estetiche ed acconciatori che riescano a garantire le misure di sicurezza atte a contrastare la diffusione del virus possano riaprire quanto prima

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occhio agli abusivi

TREVISO – Nell’ultimo mese, CNA Treviso ha segnalato alle autorità competenti diversi “abusivi”. Inoltre sta lavorando affinché le categorie di estetiche ed acconciatori che riescano a garantire le misure di sicurezza atte a contrastare la diffusione del virus possano riaprire quanto prima.

«La segnalazione degli “abusivi” la facciamo regolarmente, anche in tempi normali – spiega Rita Segat, portavoce di CNA Acconciatori - perché l’abusivismo fa combattuto “senza se e senza ma”: fa concorrenza sleale alle imprese oneste e danneggia gravemente l’economia e la società. In questa fase la nostra attenzione è ancora più alta perché la slealtà di alcuni vanno a colpire artigiani onesti che, pur in grave difficoltà per il lungo periodo di chiusura, rispettano le regole».

Il fenomeno in particolare sta penalizzando le imprese di acconciatura ed estetica mettendo a rischio la salute delle persone.

La CNA, tramite la sua Unione nazionale Sanità e Benessere, ha inviato una lettera al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e al presidente dell’Anci Antonio De Caro, nella quale evidenzia che le imprese regolari sono oggi chiamate “a contrastare più di prima il diffondersi dell’esercizio abusivo della professione. Le innumerevoli segnalazioni che CNA Benessere e Sanità sta ricevendo, confermano, purtroppo, il dilagare di una pericolosa pratica illegale, che mette a repentaglio la salute dei cittadini e la tenuta degli operatori che si attengono al rispetto delle regole”.

«L’impegno delle autorità locali a contrasto dell’abusivismo è sempre stato buono – afferma Enrico Foffani, responsabile Area sindacale di CNA Treviso -. La nostra richiesta è che in questa fase vengano intensificati i controlli. L’efficacia degli accertamenti risulta infatti vitale per le imprese del settore».

Con il decreto dell’11 marzo 2020, il Governo ha disposto la chiusura di tutte le attività inerenti i servizi alla persona sull’intero territorio nazionale, come misura per contenere la diffusione del Coronavirus. Nonostante gli indiscutibili sacrifici economici e professionali che tale scelta comporta, le imprese associate alla CNA hanno prontamente interrotto la propria attività.

Già a metà marzo, CNA Benessere e Sanità ha lanciato una campagna di informazione per indicare ai consumatori i pericoli in cui si può incorrere nel rivolgersi ad operatori irregolari e non autorizzati, i quali sfuggono ad una qualsiasi forma di vigilanza e controllo, non solo creando un danno economico, ma mettendo a rischio la salute dei clienti.

«Ora – conclude la portavoce Segat - c’è bisogno di trasmettere alle imprese sane un segnale tangibile della vicinanza delle istituzioni. Se la lotta all’abusivismo non si affronta in modo adeguato ed efficace si rischia di accrescere il senso di malessere e inquietudine che la categoria sta vivendo in questo periodo di emergenza sanitaria e di chiusura prolungata.

CNA sta lavorando affinché le categorie di estetiche ed acconciatori che riescano a garantire le misure di sicurezza atte a contrastare la diffusione del virus possano riaprire quanto prima».
 

 



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