«Questa notte non ho dormito, sono ancora provato»
Intervista all'assessore Mirco Lorenzon
PONTE DI PIAVE – Spara due colpi in aria con la pistola, attimi di concitazione questa notte a Negrisia di Ponte di Piave.
L’episodio all'esterno della casa dell'assessore della Provincia di Treviso Mirco Lorenzon (nella foto d'archivio) il quale si è trovato faccia a faccia con due ladri.
“Ho visto due figure, uno l’avevo davanti, aveva saltato la siepe, l’altro era sotto la finestra. Ho udito due colpi, forse verso la casa. Poi sono scappati
”
I banditi, secondo il racconto dello stesso Lorenzon, cercavano di mettere a segno un colpo quando sono stati sorpresi da lui stesso. Alcuni mesi fa i ladri erano già stati tra l’altro nella sua abitazione. Forse volevano entrare o solo rubare la nuova auto Fiat 500. Lo racconta lui stesso.
Assessore Lorenzon, che è successo?
«Avrei preferito che non vi fosse tutto questo clamore. In ogni caso ero in camera, stavo lavorando con l’ipad, tutt’intorno era buio. In quel momento c’era pioggia e vento, mancava poco a mezzanotte».
Ha sentito rumori strani?
«Dalla finestra ho intravisto una luce, quella della fotocellula che si accende quando qualcuno vi passa davanti. Poi ho sentito il mio cane ringhiare e ho connesso».
E cosa è avvenuto?
«Ho visto due figure, uno l’avevo davanti, aveva saltato la siepe, l’altro era sotto la finestra. Ho udito due colpi, forse verso la casa. Poi sono scappati».
Anche lei avrebbe sparato due colpi con la pistola in aria…
«E dire che io sono per l’autodifesa. Ho chiamato immediatamente i Carabinieri che sono arrivati subito ma dei ladri nessuna traccia. Questa notte non ho dormito, sono ancora provato».
Che fare?
«Dico che i comuni potrebbero unirsi per un progetto-sicurezza con l’utilizzo della Polizia municipale. Di quando in quando potrebbero esserci dei controlli notturni che potrebbero dare una mano alle altre forze dell’ordine impegnate notte e giorno. Sarebbe già una cosa importante».
Questa vicenda segue di qualche giorno quella di Sandro Magro, l’imprenditore agricolo di Faé di Oderzo che aveva fatto fuggire i ladri sparando in aria con il fucile da caccia».