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18 aprile 2024

Vittorio Veneto

«STOP ALL’ASSALTO ALLE TASCHE DEI CITTADINI»

Consiglieri di opposizione unanimi: l’Irpef non doveva essere aumentato e l’Imu poteva essere ridotto

| Claudia Borsoi |

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«STOP ALL’ASSALTO ALLE TASCHE DEI CITTADINI»

VITTORIO VENETO – L’Imu allo 0,40% per la prima casa, 0,76% per gli altri immobili con detrazione di 200 euro per anziani residenti in casa di riposo; Irpef che dallo 0,5% dello scorso anno sale allo 0,8%.

Sarà un 2012 più impegnativo, sul fronte delle tasse, quello dei vittoriesi. Il comune deve sanare il mancato trasferimento di denaro dallo stato, calcolato in un meno 55% rispetto allo scorso anno, e dunque ritocca, al rialzo, l’aliquota dell’Irpef, pur aumentando la fascia di esenzione, passata dai 9 mila agli 11 mila euro.

Il consiglio comunale di martedì sera, dopo due ore di discussione, ha dato l’ok all’indirizzo presentato dalla giunta Da Re, non senza polemiche. Al momento della votazione, dopo la mezzanotte, i consiglieri del Pd, Tonon, De Bastiani, Botteon e Costa, Adriana Costantini di Sinistra Vittoriese, oltre al consigliere di Forza Vittorio, Alessandro Valenti, sono usciti dall’aula in segno di protesta, mentre due dei tre consiglieri del PdL votavano contro alla proposta di aumento dell'aliquota dell'Irpef.

«Va fermato immediatamente l’assalto alle tasche dei cittadini perché di contributi non se ne può più» ha affermato Alessandro Valenti, unica voce di maggioranza contraria alla proposta della giunta di aumentare l'Irpef. «Forza Vittorio non sarà complice di questo prelievo» ha affermato il consigliere poco prima di lasciare l’aula.

Dello stesso parere anche Adriana Costantini che ha definito «inaccettabile» la proposta di portare l’Irpef allo 0,80%. «Visto che la scadenza per comunicare l’aliquota è il 30 agosto, ragioniamo e vediamo dove si può tagliare, e ritorniamo in consiglio comunale. Partiamo dalle piccole cose: niente gettoni ai consiglieri comunali per un anno e sono 8 mila euro risparmiati, il presidente di consiglio può rinunciare ai suoi 15.500 euro, stessa cosa gli assessori, risparmiamo sul trasloco al comparto 3A e non acquistiamo mobili nuovi, tagliamo sugli incarichi professionali esterni, che ci costano in un anno 290 mila euro» queste ed altre le proposte di Costantini.

Concordi anche i consiglieri del Partito Democratico: «I vostri sprechi – ha affermato Adriano Botteon – ricadono sui cittadini di Vittorio Veneto», mentre il consigliere Giorgio De Bastiani (PdL) ha definito uno «spreco» i rimborsi dati ai consiglieri comunali per le giornate post consiglio non lavorate. «Nel 2011 – ha evidenziato – il comune ha dovuto pagare alle aziende ben 6 mila euro, se uno il giorno dopo vuole stare a casa, si prenda un giorno di ferie».

 


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