È immobilizzato dal collo in giù, ma realizza il sogno di due amici che ha fatto incontrare. Sposandoli
La cerimonia civile si è svolta oggi, sabato 4 maggio, al ristorante "Sette Nani" di Negrisia di Ponte di Piave: ha celebrato Daniele Furlan
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PONTE DI PIAVE - Pur essendo immobilizzato dal collo in giù, celebra il matrimonio di due comuni amici che proprio lui ha fatto incontrare.
È, questa, la storia di Barbara e Vanni, comuni amici di Daniele, ma fra do loro non si conoscono. Un giorno, su iniziativa dello stesso Daniele, i due si presentano. E si piacciono. Cominciano dunque a frequentarsi e iniziano a convivere. Alla fine decidono di sposarsi, con un desiderio preciso. Ossia che il matrimonio venga celebrato dal loro "Cupido".
E così, grazie a una deroga concessa dal Ministero degli Interni, di comune accordo con la Prefettura di Treviso e con la collaborazione dell'Ufficio Anagrafe del Comune di Ponte di Piave, ieri è successo. Daniele Furlan, coordinatore del Comitato Melograno, gruppo di associazioni che si occupano di volontariato e disabilità in particolare, pur essendo tetraplegico, ovvero completamente paralizzato dal collo in giù e quindi impossibilitato a firmare, viene concessa la possibilità di celebrare il matrimonio.
La cerimonia civile si è svolta oggi, sabato 4 maggio, al ristorante "Sette Nani" di Negrisia di Ponte di Piave. Vanni e Barbara hanno deciso che i camerieri del pranzo nuziale fossero i ragazzi dell'Associazione Italiana Persone Down Marca Trevigiana di Mareno di Piave. Da anni infatti l'associazione ha iniziato un percorso di avviamento al lavoro - in questo caso nel settore della ristorazione - con l’obiettivo di una sempre maggior autonomia.
«Si tratta di una bella storia per chi, come le associazioni del Comitato Melograno, si batte da anni per l'inclusione sociale» ha commentato Daniele Furlan, visibilmente emozionato nelle vesti del celebrante.