VITTORIO VENETO - «Noi continueremo a riportare le voci delle persone del nostro quartiere, anzi ancora di più, visto che ora cerchiamo di mitigare il malcontento dei cittadini verso l'amministrazione comunale»: così il presidente del quartiere della Val Lapisinia, Silvano De Nardi, replica alla possibilità palesata dal sindaco, Gianantonio Da Re, di chiudere i consigli di quartiere.

«Ho deciso di fare una proposta per eliminarli» questo l'annuncio dato dal primo cittadino, annuncio riecheggiato poi in tutte le circoscrizioni della città. «Con i consigli di quartiere - chiosa Gianantonio Da Re - non c'è spirito di collaborazione, ma solo  opposizione». Il sindaco si riferisce, da ultimo, al volantinaggio fatto dal presidente del quartiere del Centro in occasione dell'ultimo incontro sul porta a porta al Victoria Sport & City e alla presa di posizione contro le strisce blu a Serravalle del presidente della Val Lapisina.

La proposta di Da Re sarà discussa in uno dei prossimi consigli comunali, visto che per abolire i consigli di quartiere, realtà sorte in città alla fine degli anni '60, è necessario modificare il regolamento comunale.

«Abbiamo sempre avuto un comportamento chiaro, limpido, senza considerare l'amministrazione un nemico; anche se puntualmente non veniamo presi in considerazione e questo fa anche parte del gioco - nota De Nardi, che da sei anni è alla guida della Val Lapisina -. Se vogliono stravolgere il regolamento comunale, che lo facciano».

Ma non sono queste le prime "chiacchiere" su una possibile abolizione dei consigli di quartiere: Alfredo Corsini, dal 2006 alla guida di Serravalle, ma nel 1976 entrò per la prima volta nel consiglio di quartiere, ricorda che in passato tale idea era già balenata a qualche amministratore. «Che il sindaco dica che i quartieri remino contro l'amministrazione - sottolinea Alfredo Corsini - questa è una bufala. I consigli di quartieri sono fatti normalmente da persone che non hanno nessuna colorazione politica e può succedere che le loro idee non coincidano con quelle dell'amministrazione». E se fossero aboliti cosa perderebbe la città? «L'impegno di persone che dedicano il loro tempo e impegno gratuitamente alla città».

E sul volantinaggio, il presidente del quartiere del Centro, Gioi Tami, precisa: «Ho semplicemente informato i cittadini di una proposta che il consiglio di quartiere aveva fatto all'amministrazione, distribuendo loro copia dell'atto protocollato in municipio, a cui ho aggiunto un biglietto che altro non era che un copia-incolla di un testo preso dal sito della Savno, in cui si dice che in alcuni comuni viene effettuato gratuitamente a domicilio il ritiro di un bidone per i pannolini. Agisco nell'interesse dei cittadini - chiude Tami - e il mio intento era quello di chiedere che anche a Vittorio Veneto fosse fatto quanto Savno già fa a Conegliano».