VITTORIO VENETO – “Osservali. Alcuni ragazzi sembrano dei vichinghi: capelli biondi, occhi azzurri, altezza e corporatura da guerrieri nordici. Eppure, se li fai stare dieci giorni con i loro coetanei italiani, ti accorgi che non sono diversi neppure nel fisico. I ragazzi si somigliano nei gesti, negli sguardi, nelle parole. Sono gli stessi da qualunque parte del mondo provengano”.

Omar Lapecia Bis, chef e insegnante dell’Ipssar “Beltrame” di Vittorio Veneto “presenta” i venti studenti svedesi che per quasi due settimane si sono mescolati agli studenti locali. In una sorta di contaminazione formativa, culturale e professionale.

“Da questi ragazzi – spiega Lapecia Bis – abbiamo imparato che disciplina e rispetto delle regole non sono atteggiamenti prosaici ma elementi di rispetto, di civiltà che dovrebbe essere spontaneo assumere. E gli studenti svedesi hanno ricevuto dai nostri studenti e insegnanti simpatia, calore, creatività e appreso che la gastronomia e l’accoglienza sono arti da praticare con passione e intelligenza”.

Perché venti ragazzi dalla Svezia, da Stoccolma per la precisione, sono arrivati a Vittorio Veneto? “Perché – spiega Susanna Picchi, coordinatrice del progetto Comenius bilateral partnership – il Beltrame e la Stockholms Hotell & Restaurangskola hanno sottoscritto un progetto che prevede che allievi di classi parallele sotto il profilo anagrafico percorrano insieme un piccolo tragitto formativo. Il Comenius Bilaterale Partenariato permette a un certo numero di studenti e insegnanti di condividere prassi, tecnologie multimediali e idee. E prevede che in un biennio gli studenti, per un certo periodo, frequentino la scuola con cui si sono gemellati. Quest’anno sono stati i ragazzi di Stoccolma a venire a Vittorio Veneto, il prossimo anno saranno gli studenti dell’Ipssar a essere ospitati nella capitale svedese.”

Quando ha lasciato Stoccolma dieci giorni fa, la delegazione scolastica della Stockholms Hotell & Restaurangskola ha lasciato fuori dai finestrini dell’aereo un paesaggio innevato e una temperatura di meno 20 gradi centigradi. Questo spiega perché, durante il soggiorno a Vittorio Veneto, alcuni si concedessero delle passeggiate indossando solo una t-shirt. Una nota di colore (o di calore) in un progetto davvero da premiare, perché – come ha ricordato il dirigente del Beltrame, Pasquale Di Nunno – incontri come questi sollecitano valori fondamentali per la crescita umana e civile, oltre che formativa sul piano della professione”.

Stefania De Bastiani