“I dipendenti pubblici sono stati tutelati?”
Lo chiede l’opposizione consiliare di Montebelluna, temendo ci siano stati ritardi nell’agevolare il “lavoro agile”
MONTEBELLUNA – Le minoranze di Montebelluna, temendo ci siano stati ritardi, chiedono con un’interrogazione cosa ha fatto il Comune per agevolare il “lavoro agile” al fine di tutelare la salute dei dipendenti della pubblica amministrazione. Davide Quaggiotto, capogruppo del Pd-Il futuro è adesso ha quindi fatto alcune dichiarazioni al riguardo.
“Abbiamo presentato un’interrogazione scritta per conoscere qual è la situazione del nostro comune rispetto all’adozione delle misure straordinarie in materia di lavoro agile per la pubblica amministrazione previste dai D.p.c.m che si sono susseguiti in questo ultimo periodo. Gli atti del governo hanno individuato delle misure cogenti per la P.A: limitazione della presenza negli uffici, utilizzo del telelavoro anche in deroga a misure previste nelle situazioni normali, e ulteriori disposizioni”.
Quindi conclude: “Abbiamo l’impressione che ci sia stato un ritardo nell’adozione di queste, quindi in quanto consiglieri di minoranza, in considerazione della nostra funzione di controllo che il nostro ruolo impone, chiediamo di avere una spiegazione relativamente a ciò che è stato previsto, adottato o iniziato, con relativa tempistica, per attuare queste disposizioni sopra citate. Anche la tutela del personale deve essere una priorità”.