“600.000 veneti a rischio povertà! La Giunta regionale cosa intende fare?"
Il trend emerge dalla recente analisi della CGIA di Mestre su dati Istat. Zanoni e Masolo (EV) hanno presentato un’interrogazione

VENETO - Secondo un’analisi della CGIA di Mestre basata su dati Istat, in Veneto sono circa 599.000 le persone a rischio povertà o esclusione sociale. Si tratta del 12,4% della popolazione regionale. A destare particolare preoccupazione è la condizione dei lavoratori autonomi, che risultano più esposti a questo rischio rispetto ai dipendenti, con effetti anche sulle famiglie. Nel territorio regionale operano circa 515.180 partite IVA, di cui 133.400 in regime forfettario, con fatturati annui inferiori agli 85.000 euro.
La situazione ha portato i consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo (Europa Verde) a presentare un’interrogazione alla Giunta. "Una situazione che non può che allarmare, per questo abbiamo presentato una interrogazione in Consiglio regionale, rivolgendoci alla Giunta per conoscere quali politiche attive intenda adottare la Regione del Veneto per contrastare in modo specifico il crescente fenomeno della povertà tra i lavoratori autonomi", affermano i due consiglieri.
Zanoni e Masolo chiedono anche se siano previste misure di sostegno economico diretto per le partite IVA in difficoltà: "Anche questi lavoratori hanno bisogno di sostengo nell’accesso al credito e non possono rimanere privi di ammortizzatori sociali. Auspichiamo che la Regione avvii un tavolo di confronto con le associazioni di categoria per l'elaborazione di strategie condivise di contrasto alla povertà dei lavoratori autonomi". Un’attenzione particolare è rivolta a quei professionisti, spesso giovani o in età avanzata, che operano nei settori del sociale, della cultura e dell’editoria, dove predominano lavori saltuari o consulenze, generalmente senza copertura da parte di strumenti di protezione sociale.
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