“Basta morti sulle strade”, ciclisti e cittadini lungo la Stada Ovest in memoria di Giulia Mauri
Sit in organizzato da Fiab Treviso nel luogo dell'incidente dove ha perso la vita la 37enne mentre era in sella alla sua bicicletta
| Isabella Loschi |
TREVISO - “Basta morti sulle strade”. Oltre 50 ciclisti ieri, 10 giugno, hanno preso parte al sit in organizzato da Fiab Treviso, Federazione italiana Amici della Bicicletta, per sensibilizzare automobilisti e camionisti sulla pericolosità di viale della Repubblica.
Tra le 13 e le 14, proprio nel luogo dove lo scorso 3 giugno Giulia Mari, 37enne trevigiana, è stata travolta e uccisa da un furgone mentre stava tornando a casa in sella alla sua bicicletta, ciclisti, associazioni, privati cittadini e le consigliere comunali di opposizione Carlotta Bazza (Pd), Caterina Dozzo (De Nardi) e Maria Buoso (Treviso Civica), hanno dato vita ad una ciclabile umana per chiedere "maggiore sicurezza sulle strade”.
“Fermiamo la strage” il messaggio che si legge sui cartelli, insieme ai numeri dei morti sulle strade. "Non vogliamo più morti sulle strade» ha detto la presidente di Gian Treviso Susanna Maggioni - basta pedoni o ciclisti investiti. Basta con i casi come Giulia Mauri, travolta mentre pedalava: al Comune chiediamo di mettere in sicurezza le strade cittadine, a cominciare proprio dalla strada Ovest che sembra una strada a viabilità extraurbana, larga, dritta, con una visibilità buona. Invece è una strada urbana, percorsa ogni giorno da ciclisti che vanno al lavoro, da mamme che vanno a fare la spesa a piedi, da studenti che vanno a scuola, in bici o a piedi. A tutti loro deve essere garantita la sicurezza”.
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