“Chi perde paga n’ombra”. Solighetto e il Pagalosto in tv sulla Rai
Una tradizione che ha 170 anni. Nessuno li ha mai fermati: né le due guerre mondiali né metri di neve
PIEVE DI SOLIGO - Succede dal 1853. A Solighetto, frazione di Pieve di Soligo, ogni martedì grasso si celebra con il Pagalosto, un antico gioco che consiste nel lanciare le bocce di legno su stradine dissestate e in salita. Con regole molto ferree. Si gioca per le vie del paese fino al tramonto, con tappe varie in osteria perché chi perde deve pagar n’ombra e chi vince, ovviamente, deve berla. Martedì scorso, a testimoniare uno dei Pagalosti più antichi del Veneto, sono arrivati microfoni e telecamere della Rai e i concorrenti sono finiti in tv, sul Tg regionale di Rai 3.
Un giocatore esperto tiene i punti, e mostra ai giornalisti che il più bravo ormai deve bersi un bel po' di ombre, mentre il più scarso deve offrirne parecchie. Si gioca con i cappelli dal alpini, mascherati, con gli abiti abituali. Si festeggia con vino, soppressa, salame, formaggio. Ci si diverte. E si mantiene una tradizione che non è mai stata interrotta negli ultimi 170 anni. “Mio nonno - racconta un giocatore ai microfoni di Rai3 - mi diceva che anche durante la guerra si giocava, anche se i tedeschi non erano molto d’accordo. Nell’anno 35, 36 c’era un metro e mezzo di neve e l’hanno spalata solo per giocare al Pagalosto”.