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28 marzo 2024

Treviso

“Ci si può piacere disabili, sulla carrozzina, storti, scoordinati. Io finalmente mi piaccio”

Emma si racconta su Instagram. E, dopo la laurea in biologia molecolare, studia (e insegna) nutrizione

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

Emma Della Libera

Emma nel suo orto

TREVISO - “Ci sono migliaia di siti e pagine sulla nutrizione e le diete, ma mancava il punto di vista di una persona disabile: per ogni situazione, serve un piano alimentare ad hoc”. Emma Della Libera, 24enne di Carbonera, dopo la laurea triennale in biologia molecolare e una magistrale (quasi terminata) in biologia computazionale, studia scienze della nutrizione. E, mentre lo fa, dedica il suo tempo a spiegare agli altri quanto importante sia l’alimentazione, soprattutto per chi, come lei, costretto su una sedia a rotelle, non può praticare la stessa attività fisica di una persona che cammina.

 

All’età di 12 anni, a Emma fu diagnosticata l’ “Atassia di Friedreich”, malattia neurologica degenerativa per cui ancora non esistono cure. “Non è che se parti parti svantaggiato, devi lasciarti andare, se sei in carrozzina non significa che non ti importi del tuo fisico, del tuo corpo, della tua salute, anzi: proprio perché parti da un livello più basso ti vuoi migliore, - spiega Emma - Ed è per questo che ho creato la pagina Instagram 104.integrale, per unire due argomenti che fanno parte della mia vita, che vivo in prima persona e che studio all’Università San Raffaele di Roma”. Disabilità e nutrizione: sono questi i due macro-argomenti tra cui Emma ha trovato molti punti in comune, e dai quali parte per aiutare chi, come lei, necessita di diete specifiche, ma anche tutti gli altri.

Emma è vegana, ma, ci tiene a precisare,  non vuole "veganizzare" nessuno. "Io ci sono arrivata da sola - racconta -, con un percorso personale interiore. Avevo conosciuto un ragazzo indiano che studiava a Torino con me, che per la prima volta mi parlò di dieta vegetale in modo scientifico. La nutrizione è una materia che ha tanta chimica, biologia, medicina”. Oltre che con uno scopo divulgativo, la pagina 104.integrale è nata per sensibilizzare e promuovere l’abbattimento delle barriere anche nell’ambito nutrizionale: “Nessuno ci fa caso, ma al ristorante basterebbero pochi accorgimenti per far sì che anche i disabili possano essere autonomi: ad esempio dovrebbero sempre essere disponibili delle posate diverse, specifiche per alcuni tipi di disabilità, e dovrebbe diventare normale poter chiedere una bistecca o una pizza già tagliate in piccoli pezzi. Inoltre spesso non si trovano bagni accessibili, e conosco moltissime persone in carrozzina che evitano di bere acqua per non dover andare in bagno: eppure idratarsi è fondamentale, specialmente per chi soffre di determinate patologie.

 

“Con 104.integrale vorrei aprire un vortice di positività - conclude Emma - Ci sono già moltissime persone che mi scrivono, che mi chiedono consiglio. E il messaggio che voglio trasmettere è che anche se la situazione in cui ci si trova non è ottimale, non bisogna buttarsi giù ma affrontarla e migliorarsi, sempre. La cosa importante è essere agili al massimo delle proprie capacità, al di là dell’aspetto. E per esserlo bisogna partire dalle basi e riuscire, per cominciare, a piacersi”.

Emma premiata a Treviso come “Donna per la scienza” del 2021. “Ci sono sempre due scelte possibili nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiare”

 


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