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23 aprile 2024

Treviso

“Colonna di Treviso, uomo di valori”: una folla per l'addio a Tognana

Il figlio Antonio: “E’ stato un padre severo ed esigente ma sempre presente", Giancarlo Gentilini:"Ha racchiuso in sé stesso tutti i principi dei nostri avi e li ha trasmessi come padre, imprenditore e cittadino”

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

funerale Aldo Tognana

TREVISO - L’ultimo saluto nella “sua” chiesa, quella di Sant’Antonino, quartiere dove abitava e dove ogni domenica si recava per la santa messa, così come l’imprenditore desiderava. Questa mattina in tantissimi si sono stretti alla famiglia Tognana per l’addio a Clarimbaldo Tognana, per tutti Aldo, scomparso martedì scorso all’età di 100 anni. Tanti volti noti del mondo dell’industria, della politica, della cultura, dello sport, i partigiani e i tanti amici che hanno voluto essere vicini alla moglie Linda e ai figli Antonio, Alessandra, Elisabetta, Cristina e Maria Luisa. La chiesa di Sant’Antonino non ha potuto accogliere.

Tognana, ha ricordato don Roberto Maccatrozzo che ha celebrato la messa, “è stato una colonna di Treviso, rappresentante dei cattolici trevigiani, sempre aperto al dialogo e fiducioso del futuro. Uomo di valori, sposo affettuoso per 73 anni, padre e nonno molto amato”.

A salutare l’imprenditore, classe 1920, che nel 1946 prese in mano l’omonima azienda di ceramiche da 1500 dipendenti e una produzione da 5 milioni di pezzi al mese, c’erano gli ultimi sindaci che hanno guidato la città: dallo storico rivale che sfidò alle elezioni del ’94, Giancarlo Gentilini, a Giovanni Manildo e l’attuale primo cittadino Mario Conte, oltre al presidente del consiglio comunale Giancarlo Iannicelli, l’assessore Sandro Zampese e i consiglieri Franco Rosi, Roberto Grigoletto, Stefano Pelloni.

“Si era impegnato con noi ad aspettare mamma Linda che il prossimo anno avrebbe compiuto anche lei cent’anni - racconta il figlio Antonio con commozione - E’ stata una delle poche promesse non mantenute in questo secolo di vita. Aveva finito la benzina e in questi ultimi giorni viaggiava in riserva”. “E’ stato un padre severo ed esigente ma sempre presente. Nonostante gli impegni non ha mai rinunciato alla famiglia. Amava dedicarsi alla lettura, tanto che ci ha lasciato un patrimonio di 5.600 volumi, ai viaggino, alla lirica tanto da non perdere mai la prima della Scala, e lo sport, il ciclismo in particolare. Con Nani Pinarello nel ’54 aveva messo in piedi una squadra di ciclismo, poi nell’85 organizzò i mondiali sul Montello”.

“Aldo è andato avanti, come diciamo noi alpini - le parole di Giancarlo Gentilini - Ma è stato un grande amico, un grande cittadino. Ha racchiuso in sé stesso tutti i principi dei nostri avi e li ha trasmessi come padre, marito, imprenditore e cittadino”.

All’uscita dalla chiesa i vessilli schierati e l'omaggio con il “silenzio militare", poi l'applauso della folla. Poi l’ultimo viaggio verso il cimitero di San Lazzaro dove Tognana è stato tumulato.

 


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Isabella Loschi

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