“Dal Ceo”: formaggi genuini che sanno di latte
Filiera cortissima e latte crudo a San Giacomo di Musestrelle
| Sara Armellin |
SAN GIACOMO DI MUSESTRELLE - Non fatevi ingannare dal nome! Se entrate nell’azienda agricola “Dal Ceo” aspettandovi di trovare un omino di bassa statura ad accogliervi, ma invece vi imbattete in un bel ragazzo alto quasi due metri, non avete sbagliato indirizzo. Il ceo è - anzi, era - proprio lui: Sebastiano, classe 2000, che insieme al padre Lidiano, con il prezioso aiuto del fratello Giordano e delle mamma Giusi, porta avanti l’azienda agricola di famiglia.
In effetti Sebastiano è il più piccolo, solo dal punto di vista anagrafico, della famiglia Nardin: ma il Veneto agricolo è così, un soprannome è per sempre! Come da sempre i Nardin sono agricoltori e allevatori in quel di San Giacomo di Musestrelle: ed è proprio nella vecchia stalla di casa che dal 2021 sorge il punto vendita “dal Ceo”, dove si può acquistare formaggio genuino a filiera cortissima. Il laboratorio Piccola Produzione Locale è infatti proprio a vista: è là che Sebastiano, due volte alla settimana, produce i suoi formaggi utilizzando solo il latte crudo delle sue mucche, munte a meno di 100 metri.
La piccola stalla è infatti proprio sul piazzale di casa: accoglie una sessantina di bovine, di cui circa la metà vengono munte per conferire latte ad una latteria cooperativa delle colline trevigiane, mentre una piccola parte viene tenuta in casa per la caseificazione. Sebastiano si dedica anima e corpo a stalla e caseificio: appena dopo la munta, il latte viene subito lavorato rigorosamente a crudo, per esaltare al massimo le sue qualità organolettiche. Le bovine infatti sono nutrite solo a foraggio, evitando gli insilati.
Dalle caliere escono ricotta, stracchino, caciotte, formaggio da fare cotto e latteria. Pochi e semplici prodotti, ma di una genuinità degna di nota. A venderli ci pensa sempre Sebastiano, con l’aiuto immancabile di mamma Giusi. In stalla e sui campi c’è papà Lidiano, che ride ripensando a quando le vacche sono scappate dalla stalla e hanno invaso il giardino di casa, e il fratello Giordano, che pur avendo lavoro e famiglia, aiuta volentieri nei fine settimana e nei momenti di gran lavoro. Perché da fare qui ce n’è sempre: tra foraggio, parti, munte, caseificio e punto vendita, pare quasi impossibile che i Nardin riescano a fare tutto!
Ma così è e lo si coglie dalle strette di mano, generose e forti, che ti danno quando li conosci. La stessa genuinità è nei loro formaggi: sapori autentici e ben bilanciati, con un ottimo latteria che sa di latte nella versione fresca e di fieno in quella stagionata. Cosa desiderare di più da un formaggio di pianura? Assaggiare per credere! In attesa del freddo dell’inverno per gustare il formaggio cotto con la polenta che, a detta di mamma, Giusi, è una vera delizia. Vi faremo sapere!