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28 marzo 2024

Italia

“Devastante l’impatto ambientale delle mascherine, facciamole lavabili!”

La dott.ssa forestale Marta Frigo si sfoga in una lunga lettera: “Il pianeta è al collasso”

| Clara Milanese |

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| Clara Milanese |

Mascherine e guanti inquinano i fondali marini

SCHIO – Durante il periodo di quarantena, in cui (quasi) tutti ci siamo fermati per due mesi abbandonando il traffico cittadino e chiudendo le fabbriche la natura si è ripresa i suoi spazi.

I cigni sono tornati in laguna a Venezia, gli anatroccoli sono comparsi nel centro di Torino, i caprioli si sono specchiati nelle vetrine di Casale Monferrato… Anche l’inquinamento dell’aria è diminuito: in alcune parti del nord Italia, dopo l’avvio del lockdown il 9 marzo, i livelli di NO2 sono diminuiti del 40% circa.

L’emergenza scatenata dal Coronavirus dunque, oltre ad aver mutato le nostre abitudini sociali e quotidiane, ha cambiato anche il nostro impatto sull’ambiente, dimostrando che molto si può fare seguendo l’ottica del taglio di smog, fumi inquinanti e produzione smisurata di rifiuti.

Ora però, complice forse la crisi in cui la pandemia ci ha trascinato, le cose sono addirittura peggiorate rispetto a prima, basti vedere in Cina, dove i livelli di inquinamento sono aumentati fino a superare quelli registrati lo scorso anno in questo stesso periodo.

Anche a livello di civiltà, non siamo messi benissimo: questa nuova consuetudine di usare guanti e mascherine per proteggerci dal virus, sta purtroppo creando non pochi problemi al nostro pianeta, complice l’inciviltà di chi decide di abbandonarli dove capita, ignorando completamente le regole della raccolta differenziata.

A tal proposito si è espressa Marta Frigo, dott.ssa forestale di Schio (Vicenza), in una lettera dal sapore amaro: “Grazie all’infinita inciviltà delle masse molte di queste mascherine monouso sono già state abbandonate ovunque assieme ai guanti, per le strade, sui sentieri di montagna, nei boschi, nei prati, sulle spiagge”, ha spiegato la dott.ssa.

“Il pianeta è al collasso – ha poi proseguito – i nostri mari e oceani sono diventati contenitori di plastica che sta uccidendo la fauna marina… Ogni anno oltre 570 mila tonnellate di plastica finiscono nelle sole acque del Mediterraneo, l’equivalente di 34 mila bottiglie di plastica ogni minuto”. Secondo quanto riporta la dott.ssa Frigo, inoltre, il Politecnico di Torino prevede che solo in Italia, nella fase 2 di emergenza Covid, serviranno circa 1 miliardo di mascherine e mezzo miliardo di guanti ala mese.

“Come documentato da più parti mascherine e guanti sono già finiti nei fondali marini rendendo ancor più devastante l’impatto ambientale sugli ecosistemi, sempre più a rischio. Servono le mascherine? Ebbene facciamole lavabili!”, è l’invito di Marta.

Nel nostro paese molte sono le attività, in negozio e online, che si sono attivate per realizzare mascherine in tessuto: dal cotone al lino, oltre ad essere traspiranti sono anche ecosostenibili. Una piccola accortezza che può salvare il pianeta.

 



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Clara Milanese

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