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18 aprile 2024

Treviso

“Dolcetto o scherzetto”: davvero Halloween è solo un’americanata?

Origini di una festività sviluppata nel Nord America. Ma le cui radici affondano nella notte dei tempi. In Europa

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

foto d'archivio

TREVISO - “Dolcetto o scherzetto?” A chi non è capitato di sentirsi rivolgere la domanda in questi ultimi anni?
Arriva Halloween, una festa non cristiana (per meglio dire, non culturalmente cattolica), ma di origine europea che - tuttavia - nel Nuovo Mondo ha tratto nuova linfa. E come per il Natale (questo sì cattolico cristiano), il business creato intorno alla festività l’ha resa estremamente popolare.

Halloween è una ricorrenza di origine celtica e si perde nella notte dei tempi, ma solo nel XX Secolo ha goduto di fama pressoché globale.
Si celebra la notte del 31 ottobre, alla vigilia della festa cristiana occidentale di Ognissanti.

Ma non è solo un rituale pagano o, peggio, un’americanata: pare che affondi le sue radici in alcune tradizioni del Cristianesimo più antico, forse anche prima.
Proprio il passaggio tra l’estate e l’autunno, con la conclusione del raccolto dei campi, da sempre è un momento onorato in tutta la vecchia Europa. Ma non solo. Basti pensare anche all’importanza che riveste per gli Stati Uniti d'America oggi il Giorno del Ringraziamento, che si celebra il quarto (o l’ultimo) giovedì di novembre.

Anticamente, nelle terre abitate dai Celti e ancor maggiormente in Irlanda, una delle feste più sentite era il Samhain, (che in idioma gaelico significa “fine dell’estate”).
Era il cosiddetto capodanno celtico perchè quel popolo, ma ovviamente non solo quello, misurava il tempo in base alle stagioni e ai cicli del raccolto. Lo Samhain era dunque la festa che segnava la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno e, pertanto, l’ultimo raccolto prima dell’inizio della stagione fredda. Era l’occasione in cui si mettevano da parte le provviste per superare il freddo inverno nordico. Per questo motivo Samhain era la festa più importante per i celti e rappresentava un momento di passaggio, fuori dal tempo. Si celebrava il primo giorno di novembre, ma i festeggiamenti iniziavano già la notte precedente.

Come è accaduto con altre festività precristiane, l’avvento della nuova religione ha portato alla sovrapposizione di inedite ritualità. È accaduto ad esempio per il Natale (il 25 dicembre nell’Antica Roma si festeggiava il solstizio d’inverno col nome di Sol Invictus); è accaduto a Pasqua (in primavera gli Ebrei festeggiano la Pésach, la liberazione dalla schiavitù dall’Egitto riportata nell’Antico Testamento). Succede anche in questo caso.
Forse per questo il termine “Halloween” sembrerebbe derivare dall’espressione All Hallows Eve, equivalente ad All Saints’ Eve, ovvero la vigilia di Ognissanti. Il 31 ottobre, per l'appunto.

I primi cristiani in questo periodo festeggiavano un trittico di festività unite, la vigilia dei Santi il 31 ottobre, la giornata di Ognissanti del 1 novembre e la commemorazione dei defunti il giorno seguente. Negli anni le istituzioni cristiane abbandonarono di fatto il primo giorno di questo trittico.
Tuttavia la festività acquistò notorietà dopo che molti dei pastori anglicani - dunque cristiani ma non cattolici - nel periodo della colonizzazione del Nord America celebravano ancora il 31 ottobre. Questo spiegherebbe perché la festività si sia radicata nella cultura degli Stati Uniti di oggi e non sia legata direttamente alla tradizione romano-cattolica.

Ma da dove nasce l’aspetto folkloristico di questa festività? I travestimenti e le decorazioni che richiamano le streghe, gli spiriti, il mondo dell’al di là? Il passaggio dall'estate all’autunno, dalla vita alla morte, dalla fertilità alla sterilità, è anche un passaggio chiave in cui le due dimensioni sembrano toccarsi, un varco che tuttavia viene subito richiuso con la celebrazione dei Santi e dei defunti. Questa potrebbe essere una spiegazione.
Da qui dunque nascerebbero - il condizionale è d’obbligo - tutti quei caratteri tipici della cultura sviluppatasi in Nord America. L’obiettivo è creare una nuova identità nazionale che affondi le sue radici nelle antiche tradizioni della notte dei tempi.

 


| modificato il:

Gianandrea Rorato

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