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25 aprile 2024

Castelfranco

“Fate una palestra più piccola all'Istituto Nightingale”

È la richiesta al Comune dei Verdi della castellana per salvaguardare il parco urbano di via Forche

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Istituto Nightingale

CASTELFRANCO - Agnese Scalco e Lorenzo De Lazzari in rappresentanza dei Verdi della castellana intervengono sull’ipotesi edificatoria di una palestra per l'Istituto Nightingale preoccupati che possa rappresentare, se troppo grande, un eccessivo consumo di suolo. “In riferimento alla costruzione della nuova palestra dell'Istituto Nightingale, come "Verdi della castellana" sosteniamo le istanze del Comitato Ambiente di Castelfranco e dell'Associazione di quartiere Verdi. La proposta dell'Amministrazione comunale di costruire una palestra da 400 posti a sedere implicherebbe infatti la costruzione di un parcheggio nell'area adiacente destinata a parco urbano”.

Scalco e De Lazzari quindi proseguono: “È questa l'ultima area verde rimasta, preziosa per la vivibilità del quartiere che ogni giorno, per nove mesi all'anno, subisce il traffico di attraversamento di migliaia di studenti ed insegnanti che frequentano le ben 6 scuole presenti nel quartiere stesso. Traffico che ha subìto un aumento esponenziale con l'apertura del sottopasso di via Forche che è di fatto divenuta la circonvallazione est di Castelfranco e che è ulteriormente destinato ad aumentare con l'arrivo della nuova stazione degli autobus nel parcheggio FS Nord adiacente alla ferrovia e del nuovo garage e servizio manutenzione MOM sempre in via Forche, adiacente al campo da baseball.

Siamo favorevoli all'ampliamento dell'Istituto Nightingale, che prevede la costruzione di 30 nuove aule e della palestra che deve essere però, come da sempre prevista, ad uso scolastico per una capienza di 100 spettatori, e che, su richiesta, possa essere utilizzata dalle società sportive. Ci lasciano altresì esterrefatti le dichiarazioni dell'assessore allo sport in cui, a nome dell'Amministrazione comunale, parla della nascita di un polo sportivo o palazzetto in quell'area del quartiere. I 500.000 euro che il Sindaco Marcon intende stanziare per costruire una palestra con spalti da 400 posti a sedere vengano altresì spesi, come recentemente proposto dal Consigliere Fiscon, per restaurare il palazzetto dello sport aumentando i posti a sedere della struttura ad 800.

In questo modo, con lo stesso investimento economico che l'Amministrazione intende realizzare, avremmo una palestra per le associazioni sportive nel palazzetto dello sport, nell'area prevista per il nuovo polo sportivo di Castelfranco, ed una palestra ad uso scolastico con 100 posti a sedere in via Forche. Diversamente il Parco urbano di via Forche verrebbe ridotto di un terzo (dai 5000 ai 6000 mq. in meno) e la Lega smentirebbe sé stessa, in quanto, il 04/07/2014, in Consiglio comunale ha approvato una risoluzione che impegnava la Giunta ad attivarsi per predisporre un progetto di parco urbano attrezzato su tutta l'area ad esso destinata (18.700 mq.).

Invitiamo il Sindaco a ripensarci perché è troppo evidente la convenienza di ottenere con lo stesso esborso economico 2 palestre, con funzioni diverse. In caso contrario ne dedurremo che al nostro Sindaco manchi completamente la percezione dell'importanza del mantenimento delle aree verdi, che sempre più oggi vengono valorizzate e sono parte integrante dei piani urbanistici di ogni città per la loro valenza ambientale e sociale, come in particolare abbiamo potuto vedere in questi mesi di Covid-19, non sono aree residuali.

Purtroppo, il Sindaco Marcon ha dimostrato la sua insensibilità e refrattarietà al verde ogniqualvolta ha dovuto decidere tra mantenere un'area verde o cementificarla, preferendo la costruzione ora di una fabbrica, ora di un supermercato, oppure permettendo la piena applicazione del Piano casa con una conseguente colata di cemento di cui oggi via Giotto è la prova, senza alcuna limitazione o mitigazione come altri Sindaci hanno fatto. Purtroppo sarebbe questa l'ulteriore riprova che tra mantenere naturale e socialmente viva un'area verde strutturandola a Parco pubblico attrezzato, come da sua destinazione d'uso, ed asfaltare ed impermeabilizzare il territorio il nostro Sindaco sceglie sempre il cemento”.

 



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Ingrid Feltrin Jefwa

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