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29 marzo 2024

Montebelluna

“Le signorine di Maser”: uno spaccato di storia e di solidarietà

Laiche dell'ordine secolare Opera cuore immacolato di Maria che per decenni sono state un riferimento, per tante giovani

| Maria Elena Tonin |

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| Maria Elena Tonin |

ordine secolare Opera cuore immacolato di Maria

MASER - Una storia di altri tempi, raccontata a quattro mani da Giancarlo Cunial e Lorenzo Martignago, in occasione della morte di una delle "signorine" di Maser, Laura Martignago dei Martignaghi dei pont, deceduta lo scorso 12 novembre a 99 anni. Le signorine di Maser sono le "ragazze" dell'ordine secolare Opera cuore immacolato di Maria, fondato nel 1946 da Don Umberto Basso, originario di Trebaseleghe e morto nel 1988 a Maser.

 

Non suore, ma ragazze comuni che accoglievano e sostenevano, moralmente ed economicamente altre ragazze: chi era "inciampata" come si diceva a suo tempo ma anche le giovani che si affacciavano per la prima volta sul mercato del lavoro, in una società ancora maschilista. Il filatoio di Biadene, le filande di Asolo e di Cornuda, la Sanremo di Caerano San Marco: sono solo alcuni nomi, tra i tanti, fallite nel tempo, che hanno lasciato nel territorio resti di architettura industriale.

Questo gruppo di giovani donne di Maser (originariamente erano in otto), nonostante le opposizioni e i freni, dovuti alla fatica di accettare un istituto secolare, cosa nuova per quell’epoca, di donne-non-suore, ha tenuto duro per decenni, con tanta umiltà e spirito di servizio a favore di tante ragazze del paese e dei dintorni: nella grande casa di Maser, le cui porte erano sempre aperte, rimangono oggi solo Anna, Angelina e Rosetta, ormai di età robuste.

 

"Don Umberto era un grande intellettuale, un mistico ma anche un uomo che sapeva impegnarsi nelle questioni sociali del suo tempo. Queste donne hanno dato ad altre donne la possibilità di avere un lavoro e una vita dignitosa" ricorda Giancarlo Cunial, la cui mamma era prima cugina di Laura Martignago "Era un progetto avveniristico, don Umberto si prese non poche critiche ma l'Istituto, che purtroppo va a morie, anche perché sono cambiate i bisogni della società, è stato un esempio di parità di genere."

 



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Maria Elena Tonin

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