“Leprottini indifesi messi a rischio per una gara di cani da caccia non a norma”
Presentata interrogazione in consiglio regionale da Zanoni e Masolo (EV) sulla gara cinofila per cani da seguita su lepre

SINISTRA PIAVE – I consiglieri regionali veneti Andrea Zanoni e Renzo Masolo di Europa Verde hanno presentato un’interrogazione alla Giunta regionale in merito all’autorizzazione di una gara cinofila per cani da seguita su lepre, prevista per il prossimo mese. I due esponenti politici hanno espresso forte preoccupazione riguardo all’impatto della competizione sulla fauna locale, in particolare sui leprottini. Il 6 febbraio 2025, con il Decreto n. 79, il Direttore della Direzione agroambiente ha dato il via libera all’organizzazione di una prova cinofila per cani da seguita su lepre, senza sparo né abbattimento, in programma per il 7 e l'8 marzo 2025. L’evento interesserà un vasto territorio della sinistra Piave, che include cinque ambiti territoriali di caccia e ventiquattro comuni: Spresiano, Maserada sul Piave, Breda di Piave, Carbonera, San Biagio di Callalta, S. Fior, Mareno di Piave, Vazzola, Fontanelle, Ormelle, Cimadolmo, Codognè, Godega di S. Urbano, Orsago, Cordignano, Gaiarine, Portobuffolè, Mansuè, Gorgo al Monticano, Motta di Livenza, Cessalto, Ponte di Piave, Oderzo e Chiarano.
Zanoni e Masolo, tuttavia, sottolineano che i tempi per l’opposizione all’autorizzazione non sono stati rispettati. “Ai sensi di legge l’efficacia dell’autorizzazione per prove all’esterno delle Zone addestramento cani ha come termine trenta giorni dalla pubblicazione negli albi pretori del provvedimento affinché i proprietari dei terreni possano opporvisi. Per buona parte dei Comuni coinvolti, il termine dei 30 giorni è in concomitanza del secondo giorno della manifestazione o addirittura oltre tali date. Di conseguenza, il diritto a opporsi a tale autorizzazione è inficiato e la stessa efficacia dell'autorizzazione non è completa, perciò le gare non si potranno fare”. Inoltre, i due consiglieri sollevano preoccupazioni circa la sovrapposizione del territorio scelto per la gara con le zone di ripopolamento e cattura, che sono fondamentali per la protezione della fauna selvatica: “Il periodo di riproduzione della lepre comune (Lepus europaeus) qui in Italia settentrionale è generalmente compreso tra fine febbraio e maggio: durante questi mesi i cuccioli appena nati di poche decine di grammi sono particolarmente vulnerabili; qualora scovati da un cane da caccia sarebbero immancabilmente uccisi; pertanto, la prova cinofila comprometterebbe la riproduzione della lepre in modo significativo, provocando un’inutile strage”.
Zanoni e Masolo concludono considerando: “Tenuto conto del fatto che pare addirittura che la Commissione regionale faunistico-venatoria sia non stata interpellata, abbiamo presentato una interrogazione in Consiglio regionale, rivolta all’assessore di competenza, per sapere quali provvedimenti intenda mettere in campo la Giunta per impedire che la prova cinofila autorizzata si svolga sulla base di un titolo privo di efficacia. È inaccettabile che cuccioli di lepre indifesi vengano messi a rischio per una gara di cani da caccia, dimostrando una totale mancanza di etica da parte dei possessori dei cani coinvolti in questa attività, il tutto con il beneplacito della Regione Veneto”.
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