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19 aprile 2024

Nord-Est

“Mare nostrum” è giocare in difesa. Passiamo all’attacco

Il governatore Zaia propone: “Risolviamo il problema profughi investendo in Africa”

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“Mare nostrum” è giocare in difesa. Passiamo all’attacco

VENEZIA – Poche parole. Anzi: poche (tre) espressioni-chiave. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, sulla questione “profughi” tira fuori espressioni da CT della Nazionale.

La prima. “Col Mare nostrum abbiamo giocato in difesa. E’ ora di passare all’attacco”. Cioè? “Cioè – chiosa Zaia – facciamo sapere alla Boldrini che così non va. Che dando 40 euro al giorno a un profugo, in 12 giorni gli abbiamo dato lo stipendio che al suo paese percepirebbe in un anno. E quindi, anziché sostenere qui, a casa nostra, i profughi investiamo per loro nei loro paesi di origine.

Facciamo lì formazione. Creiamo investimenti e strutture. Con i 100 milioni di euro che il ministero della difesa ha stanziato per i profughi potremmo creare delle realtà occupazionali straordinarie.” Che è come dire: spostiamo il tiro. Non facciamo sussistenza ma investimenti.

La seconda. “Siamo di fronte a un esodo biblico”. L’espressione arriva sempre da Zaia: “La realtà è che siamo di fronte a un emigrazione straordinaria. L’Africa si sta svuotando per riempirsi di cinesi. Basta informarsi un po’ in rete per visualizzare il fenomeno. E noi siamo fermi alla tattica del Mare Nostrum”, cioè a una pessima gestione del fenomeno.”

La terza. “Il Veneto ha già dato”. Luca Zaia insiste (con Boldrini): “Il Veneto - sia chiaro - ha fatto la sua parte. In Veneto ci sono attualmente 600 mila immigrati: oltre il 10 per cento della popolazione. Ancora: in Veneto contiamo 200 mila disoccupati, dei quali 35 mila immigrati.

Non facciamo i meschini e gli ipocriti: facciamo due conti, con le cifre alla mano. E soprattutto risolviamo la questione. Con la Consulta regionale ho allo studio un progetto di rientro imprenditoriale che finora ha coinvolto soprattutto marocchini. Possiamo fare di più e meglio investendo all’estero, smettiamo di fare assistenza costosa”.

 



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