“Perché sono diminuiti i controlli sui pesticidi? In Veneto il record nazionale di utilizzo!”
Zanoni e Masolo (EV): "Nell'Ulss 2 sono passati da 178 nel 2014 ai 29 nel 2022"

TREVISO / VENEZIA - Un’interrogazione è stata presentata in Consiglio regionale dai consiglieri Andrea Zanoni e Renzo Masolo di Europa Verde per chiedere chiarimenti sulla riduzione delle attività di controllo da parte delle ULSS venete in materia di pesticidi. “Abbiamo presentato una interrogazione in Consiglio regionale – spiegano i Consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo (Europa Verde) – per chiedere alla Giunta quali siano le ragioni della generale diminuzione delle attività di controllo e di vigilanza delle ULSS venete sul commercio e l’impiego dei pesticidi, in particolar modo nelle ULSS 2 della Marca e 9 Scaligera dove i controlli risultano drasticamente diminuiti dal 2014 al 2022 e se la Regione intenda sostenere un incremento delle ispezioni.” Zanoni ricorda che già nel 2023 aveva richiesto alle ULSS i dati relativi ai controlli effettuati a partire dall’entrata in vigore del Piano, inclusi i numeri delle sanzioni e gli articoli violati.
“Dal riscontro ottenuto è emersa una diminuzione generale, ma molto più rimarcata nell’ULSS 2 della Marca, dove le attività di controllo sull’impiego dei pesticidi sono passate dai 178 controlli effettuati nel 2014 ai 29 effettuati nel 2022, e nell’ULSS 9 Scaligera, con 191 controlli effettuati nel 2014 ai soli 79 controlli effettuati nel 2022.” I dati sulle vendite mostrano un aumento significativo. “Inoltre, dal 2022 al 2023 nel territorio della intera regione è stato registrato un notevole rialzo delle vendite di pesticidi (+20%), con decisi incrementi nel territorio delle due province di Treviso e Verona (+30% per il territorio della provincia di Treviso; +20% per la provincia di Verona), tenuto conto che dal 2012 al 2023 per l’intero territorio regionale si registra un incremento del +8% mentre per le province di Treviso e Verona l’incremento nel periodo considerato è decisamente superiore all’incremento registrato a livello regionale: +45% a Treviso; +11% a Verona.”
Zanoni e Masolo sottolineano i rischi per la salute pubblica e l’ambiente. “Consapevoli della minaccia che i pesticidi costituiscono per la salute dell’uomo, per l’ambiente e per la biodiversità, riteniamo che tali controlli siano da incentivare costantemente. Soprattutto dopo i casi di Parkinson accertati di recente in Veneto da SPISAL e INAIL sui lavoratori del vitivinicolo causati dai pesticidi. I cittadini chiedono tutele. Solo poche settimane fa migliaia di cittadine e cittadini hanno manifestato in provincia di Treviso contro l’utilizzo dei pesticidi.” La conclusione di Zanoni richiama la necessità di un intervento istituzionale. “Trovo inspiegabile e pure inquietante sapere che a fronte di un considerevole aumento dei pesticidi in tutto il Veneto, prima regione d’Italia per utilizzo con una media di 3,3 kg a persona con punte di 5,4 a Treviso e 6,7 a Verona, i controlli abbiano subito un tracollo. La Regione ci deve spiegare cosa sta accadendo, i controlli per logica dovevano aumentare non diminuire dell’80% come accaduto ad esempio nella provincia del prosecco, cioè Treviso.”
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