MONTEBELLUNA – La discussione sulla diretta streaming del consiglio comunale di Montebelluna sta infiammando gli animi dopo che il presidente del consiglio Adriano Martignago ha dichiarato pubblicamente che le sedute online sono costate ciascuna mille euro al comune, da qui la decisione di non proseguire.

Martignago con quest’affermazione ha voluto rispondere alla richiesta della consigliera Elisamaria Bressan del gruppo di minoranza Pd-Il futuro è adesso che per l’appunto chiedeva di non abbandonare questa novità introdotta con il lockdown. Va ricordato che tra i comuni con oltre 30mila abitanti Montebelluna è probabilmente l’unico a non dare questa opportunità ai suoi cittadini.

Sulla questione ora interviene anche il gruppo d’opposizione l’Alternativa Giusta: “Condividiamo l'appello della consigliera Bressan: lo streaming si è rivelato uno strumento utile e gradito a molti cittadini. Quanto alle risposte del presidente Martignago: nella capigruppo si è parlato di non adottare lo streaming solo riguardo il Consiglio Comunale del 14 luglio, perché urgente, breve e con un solo punto all'ordine del giorno”.

I consiglieri Bortignon e Favotto quindi proseguono: “La sala consiliare sarà interessata da lavori per gli impianti audio: si installino quindi un paio di telecamere, per trasmettere in streaming il Consiglio in maniera ordinaria. Siamo sicuri che il presidente Martignago, così attento al non sottrarre risorse alla comunità, avrà rinunciato agli emolumenti a lui destinati nei mesi in cui non ci sono stati consigli comunali (gennaio, febbraio, marzo e gran parte di aprile)”.