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19 aprile 2024

Vittorio Veneto

“Sono come un carcerato”

In una casa di riposo per la riabilitazione, un 80enne non può uscire fin tanto che la struttura non è Covid-free

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

casa di riposo

VITTORIO VENETO - «Altro che casa di riposo, questa per me è diventata la casa dell’eterno riposo». Ci scherza un po’ su l’80enne che da luglio è ospite di una casa di riposo dell’Alta Marca dove avrebbe dovuto trascorrere un periodo di riabilitazione, per rimettersi in piedi, di 40 giorni, fino al 7 settembre. A causa della pandemia, però, ancora non ha potuto mettere il piede fuori dalla struttura perché all’interno si registrano ancora delle positività. Lo impongono le disposizioni.

 

Il vittoriese ci racconta un risvolto di questa pandemia forse ai più sconosciuto. «Mi sento come un carcerato, con la differenza che i carcerati sanno quanto tempo dovranno rimanere dietro le sbarre, io qui non ho idea di quando potrà uscire» dice.

 

Durante il lockdown viene ricoverato in ospedale. «La gamba destra non mi teneva più su, in ospedale hanno scoperto che avevo una vertebra collassata – ripercorre -. Sono rimasto fermo a lungo in un letto, quindi ha preso avvio la riabilitazione. E qui è avvenuto il mio trasferimento in un istituto convenzionato con l’articolo 2. Era luglio. Avrei dovuto terminare le terapie ed uscire il 7 settembre, ma sono ancora qui».

 

Prima di essere dimesso dall’ospedale ed entrare in casa di riposo, l’80enne viene sottoposto al tampone: negativo. All’arrivo nella struttura gli spetta come da prassi un periodo di quarantena. Quindi finalmente la fisioterapia parte. «A fine agosto mi sono svegliato con la febbre: avevo preso il Covid – racconta -. Ora sto bene, ho già avuto diversi tamponi negativi. E nonostante siano trascorse già diverse settimane, sono ancora qui perché fin tanto che la struttura ha dei positivi, nessuno può uscire».

 

Da quando è entrato nella struttura l’80enne non ha più visto i figli. Della questione ha anche interessato il tribunale dei malati e ha tentato di prendere contatti con il governatore Luca Zaia. «Se per un mese in casa di riposo ho pagato oltre 2mila euro, questo prolungamento forzato in casa di riposo – si chiede - quanto mi costerà?»

 


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Claudia Borsoi

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