“Sopravvivere nella Russia di Stalin e Putin”
Presentato il libro di Massimo Ceresa
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VITTORIO VENETO - Domenica 6 ottobre nella splendida cornice della Sala del Maggior Consiglio a Serravalle e davanti a un numeroso pubblico è stato presentato il secondo romanzo di Massimo Ceresa dal titolo “Sopravvivere nella Russia di Stalin e Putin” (Infinito Edizioni, 2013). L’autore, vittoriese di adozione, è socio fondatore di AnnaViva, in ricordo di Anna Politkovskaja, e responsabile di Mondo in Cammino Veneto. Entrambe le associazioni svolgono e promuovono progetti di solidarietà e cooperazione con l’Europa dell’Est e i Paesi dell’area caucasica.
La Russia degli anni ’40 e quella attuale fanno da sfondo alla vicenda di Vasilij e Andrei, due uomini che si incontrano la prima volta nel 1948, l’uno colonnello della Sicurezza dello Stato, l’altro un musicista, accusato e condannato per attività controrivoluzionaria che, a seguito di un tragico interrogatorio, non vede altra via d’uscita che diventare un clown, un condannato che spaventa i compagni di cella consigliando loro di scendere a patti con gli inquirenti-aguzzini, in cambio della protezione per i parenti o della consegna di beni di prima necessità.
Il ricordo di quel primo incontro riaffiora oggi, quando i due uomini, ormai anziani, incrociano di nuovo le proprie vite, poiché Andrei ospita Sonja, figlia di Vasilij, e i suoi due bambini. Lei, giornalista, fugge dopo l’arresto e il pestaggio subito per aver cercato e documentato le testimonianze sull’assassinio del marito. Prendendo spunto da una storia realmente accaduta, la vicenda si snoda alternandosi tra due epoche, tra pagine di crudo realismo e note di lirismo che rimandano alla letteratura russa dell’Ottocento. Il testo, che non è un reportage né un saggio, testimonia come anche la forma romanzo abbia in sé la forza di parlare della realtà attraverso il filtro dell’immaginazione che sa colpire il cuore e la mente. Il lettore è condotto a riflettere sul fatto che in questi anni non ci sia stata soluzione di continuità; corruzione, violenza, sopraffazione, negazione della libertà individuale permangono.
Ciò che salva i protagonisti di questo romanzo breve è la forza dell’amore, il rifiuto a ritrovarsi ancora una volta vittima e carnefice, il confidare, invece, nella possibilità della riconciliazione e del perdono finali. I proventi dalla vendita di “Sopravvivere nella Russia di Stalin e Putin” saranno interamente devoluti a Mondo in Cammino Veneto. Il libro di Massimo Ceresa sarà presentato anche venerdì 18 ottobre alle ore 20.30 presso il Centro Studi Casa Canonica di Lago.
Annarosa Tonin