17enne ucciso a Pesaro, padre assassino: "Chiedo scusa a tutti gli italiani"
| Chiara Rover |
"Chiedo scusa a tutti gli italiani, mio figlio non doveva fare questo". Lo dice, tra le lacrime, parlando a Skytg24, Artur Meta, il padre del 20enne albanese arrestato per aver sgozzato il 17enne Ismaele Lulli per gelosia, dopo avergli teso una trappola, invitandolo a fare un bagno al fiume, e averlo legato a una croce.
Il padre di Igli Meta è disperato e non si spiega il gesto del figlio, che, dice, "sta sempre con me, è un ragazzo tranquillo e buono". Il 20enne, nel lungo interrogatorio in carcere, ha ammesso le sue responsabilità, spiegando però che non avrebbe voluto uccidere il 17enne ma solo spaventarlo con la messinscena della crocifissione per fargli ammettere la relazione con la sua fidanzata Ambera. Poi però la situazione gli è sfuggita di mano, non soddisfatto delle risposte della vittima si è arrabbiato fino alla violenza omicida.
Un interrogatorio quello di Igli Meta durato sei ore, durante il quale il ragazzo avrebbe anche raccontato appunto di aver legato la vittima col nastro al basamento di una croce presente sul luogo del delitto. La ricostruzione fornita dal fermato è ora al vaglio dei carabinieri del comando provinciale di Pesaro. Domani, a quanto si apprende, è prevista una battuta in alcune zone, indicate dal fermato, alla ricerca dell'arma del delitto.
Intanto oggi alle 17 saranno celebrati, nella chiesa di Santa Maria Extra Muros a Sant'Angelo in Vado dove per oggi il sindaco ha indetto il lutto cittadino, i funerali di Ismaele. Anche Urbania, comune di residenza dei due giovani albanesi arrestati per il delitto, parteciperà in forma ufficiale alle esequie.