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28 marzo 2024

Mogliano

IL 2011 SECONDO AZZOLINI

L'amministrazione moglianese spera finalmente di poter investire in nuove opere pubbliche

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IL 2011 SECONDO AZZOLINI

MOGLIANO - Manca poco al 2011: come si prospetta questo nuovo anno per il comune di Mogliano? «Spererei meglio del 2010 appena trascorso. Vogliamo un 2011 con più opere pubbliche, un anno in cui riusciremo ad investire per la città in maniera concreta. Perché l’anno appena trascorso è stato caratterizzato soprattutto dai debiti del passato. Con un patto di stabilità che è stato per noi una sorta di spada di Damocle.

Un esempio? Abbiamo chiuso con un avanzo di amministrazione di tredici milioni idi euro. Ebbene, di questi soldi realmente spendibili, per non sforare il patto, ce n’erano disponibili solo sette. Di questi sette, quattro e mezzo li abbiamo utilizzati per pagare debiti del passato, che ci samo trovati tra capo e collo. Quello che è rimasto lo abbiamo usato per aggiustare marciapiedi e asfaltare strade.

Per questo dico che mi sento un leone in gabbia: i cittadini di Mogliano pagano 100 milioni di euro di Irpef e come Comune siamo costretti a utilizzare solo un paio di milioni di euro destinati alle opere pubbliche. Per questo mi auguro che nel 2011 questa amministrazione possa finalmente investire in opere».

Il 2011 sarà ricordato come l'anno di quale opera in particolare? «Il mio sogno sarebbe di utilizzare le risorse necessarie per completare il rinnovo di tutti i marciapiedi, l’asfaltatura di tutte le strade e la realizzazione di tutte le piste ciclabili possibili. La situazione non è semplice e il comune ha veramente bisogno di questo tipo di interventi. Poi altri progetti importanti in realtà non vedranno l’utilizzo di soldi pubblici. Penso ad esempio al nuovo centro per anziani da 165 posti letto che nascerà nell’area del Gris».

E lei, smessi i panni di sindaco e indossati quelli di un comune cittadino, cosa chiederebbe al suo sindaco? «Direi che è necessario fare. Chiederei al mio sindaco di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale. Noi ci stiamo provando con tutte le forze, nonostante la situazione finanziaria che ci siamo trovati ad affrontare».

Una sua aspettativa personale per il nuovo anno? «Spererei con tutto il cuore che finalmente venga attuata la riforma federalista. Perché appunto i numeri che ho appena citato dimostrano una necessità assoluta di cambiamento.

Il 2% di Irpef, come ho detto prima è stato utilizzato per le opere pubbliche. Se si pensa a tutti gli investimenti, non solo le opere, questo dato sale al 4%, comunque pochissimo. I cittadini non possono continuare a passare a Roma 100 milioni di euro per riceverne in contraccambio solo il 4%. Ecco, il mio augurio è che a Mogliano si possa finalmente spendere in base alle tasse che i nostri cittadini realmente pagano».

Gianandrea Rorato

 



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