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19 aprile 2024

Treviso

IL 2011 SECONDO GOBBO

Il sindaco di Treviso è ottimista per il nuovo anno

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IL 2011 SECONDO GOBBO

TREVISO - Come si prospetta il 2011 per il Comune di Treviso? C’è la crisi, la ripresa economica, purtroppo, sta avanzando molto lentamente, c’è un vincolo sul patto di stabilità per quanto riguarda il riordino dei conti dello Stato, ma c’è anche uno spiraglio di ripresa, di uscita dal tunnel. E’ poi prioritario pensare alla salute e alla sicurezza dei cittadini.

E’ ottimista? Bisogna esserlo altrimenti nemmeno mi sarei messo in politica, non avrei messo la mia faccia per fare l’amministratore di una città come Treviso. E’ evidente a tutti che la situazione non è delle più rosee, ma comunque bisogna assolutamente andare avanti

Cosa ricorda del 2010, un progetto, un’opera pubblica, una difficoltà? Le difficoltà ci sono sempre, ma anche le soddisfazioni. Abbiamo avuto la capacità di stipulare accordi con vari istituti di credito per riuscire a pagare le aziende che hanno lavorato per il Comune. Il rispetto del Patto di Stabilità non ci consentiva, per esempio, di pagarli. Questa operazione è servita per dare una boccata di ossigeno a molte imprese, spesso artigiane, a far girare l’economia e, soprattutto, a consentire ai lavoratori di essere pagati.

Ricordo, inoltre, con estrema soddisfazione che la scorsa estate è stata inaugurata l’ex area Appiani, (ovvero la “Cittadella delle istituzioni, ndr) progetto voluto da Fondazione Cassamarca, ma fortemente sostenuto dal Comune. E’ un progetto importante per la città, che è stato realizzato in tempi brevi.

Se lei non fosse Gian Paolo Gobbo cosa chiederebbe al sindaco di Treviso? Non avrei molte esigenze, ma quello che normalmente un cittadino viene a chiedermi: sicurezza, salute, mantenimento del posto di lavoro, ma purtroppo, soprattutto, quest’ultima cosa non è più così semplice da ottenere come un tempo. Trovare lavoro o mantenerlo al giorno d’oggi non è così non è una questione che può certo risolvere un sindaco. Tuttavia non ci laviamo di certo le mani e diciamo che anche il pubblico può sempre fare qualcosa, anche se poco e noi lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo.

In vista del rinnovo del Consiglio provinciale e dei Consigli comunali di Comuni importanti come Montebelluna, Villorba, Oderzo, in veste di segretario della Lega Nord-Liga Veneta, come vi state muovendo? La politica è sempre in itinere stiamo lavorando come abbiamo fatto in caso di altre elezioni, stiamo valutando tute le varie possibilità, stiamo aspettando di capire l’orientamento e cosa ci proporranno i vari referente provinciali e comunali e alla fine decideremo.

Se ci fosse la possibilità di fare il terzo mandato, si ricandiderebbe alle amministrative del 2013 oppure ha già in mente il suo delfino? Non avrei il fiato per fare un terzo mandalo. Il primo aprile scorso ho compiuto 61 anni. Ne vedo molti di miei possibili successori, sono tutti giovani capaci e preparati e sono già all’interno della giunta e del consiglio. Se così non fosse avrei fallito il mio compito che è anche quello di sapere formare una squadra in grado di amministrare una città o di fare scelte politiche strategiche come quelle che deve saper fare uno segretario di partito.

Ci sono consiglieri regionali della Lega che hanno 25 anni, nostri sindaci sulla trentina e molte donne, tutte persone preparate. Sia politicamente, come mio futuro successore alla segreteria, sia amministrativamente, abbiamo fatto crescere ottimi elementi. Noi li proporremo e la gente che dovrà scegliere. I giochi sono ancora tutti aperti.

Laura Tuveri

 



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