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15 maggio 2025

Cronaca

Il 25 aprile in Veneto mette d’accordo Zaia e le opposizioni

Dichiarazioni concordati sulla rilevanza delle celebrazioni per la Liberazione dal nazifascismo e sul ruolo cardine della Resistenza

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

25 aprile, Festa della Liberazione

VENETO – In uno scenario politico regionale quanto mai vivace, complice anche il futuro appuntamento elettorale, pare che a trovare tutti (o quasi) sulla stessa posizione siano le celebrazioni del 25 aprile. Vale infatti la pena leggere le dichiarazioni delle varie parti politiche a cominciare da quelle del presidente Luca Zaia: “Venticinque aprile, è un anniversario ancora più importante quello di quest’anno. Sono ottant’anni, infatti, che con la Liberazione, il nostro Paese ha ritrovato il suo posto naturale in quella comunità internazionale che condivide gli ideali di libertà e democrazia. Combattendo la dittatura che negava le libere aspirazioni dei cittadini e imboccando quella scelta democratica inequivocabile tradotta poi nella Costituzione, da quella data del 1945, la nostra società ha ripreso un cammino di riscatto, ha saputo guardare al futuro, affrontare un percorso di crescita che, grazie al lavoro della nostra gente, ha portato la terra veneta ad essere uno dei più attivi distretti produttivi a livello internazionale".

"Dai valori della Liberazione si è delineato il nostro futuro di popolo. Festeggiamo, quindi, una data fondamentale nella nostra storia che per noi veneti assume anche una ulteriore valenza, essendo da sempre celebrata nel giorno dedicato a San Marco. Abbiamo il dovere di ricordare come il Veneto e i suoi cittadini hanno pagato a caro prezzo la riconquista della libertà – aggiunge Zaia -. Il ricordo di quei giorni è un vero capitale morale che ci impone di tenere viva la memoria di avvenimenti con cui nella nostra regione è stata scritta una delle pagine più importanti della Guerra di Liberazione e della rinascita democratica. Lo testimoniano i numerosi Comuni decorati per l’impegno in quei giorni dei loro cittadini, i lunghi elenchi di vittime delle stragi e della barbarie compiute in città e paesi, il nome di oltre cinquanta veneti onorati allo Yad Vashem come Giusti tra le Nazioni, l’antica tradizione di libertà dell’Università di Padova, unico ateneo in Italia ad essere insignito di Medaglia d’Oro al Valore militare per quelle vicende".

"Ma Resistenza non fu soltanto quella attiva o combattuta con le armi. Fu anche quella anche vissuta nella crudele realtà delle deportazioni e delle privazioni con cui si è misurata ogni famiglia e ogni comunità. Anche per questo il valore della libertà, è stato per i nostri nonni motore di progresso e di ricostruzione. Dal 25 aprile di ottant’anni fa la nostra terra ha conosciuto il suo più lungo periodo di pace insegnandoci che è un valore universale. Un capitale che, oggi, è purtroppo minacciato da oltre sessanta focolai di guerre in tutto il mondo. In questo ottantesimo anniversario – conclude il presidente - invio un saluto ai superstiti tra i combattenti della Resistenza ancora tra noi e a tutti coloro in quel travagliato periodo hanno saputo scegliere la via dell’impegno e del rischio senza voltarsi dall’altra parte di fronte a tante tragedie. Sono testimoni e veri protagonisti della nostra storia”.

Andrea Zanoni Consigliere regionale di Europa Verde sulla Festa della Liberazione: “25 aprile, data su cui si fonda la nostra democrazia. In un mondo in cui il fascismo si ripropone sotto innumerevoli vesti, riscoprire i valori della resistenza, sui quali si erge la nostra costituzione, significa reggere l’urto del presente. Molti i Paesi, anche in Europa o in Occidente, retti da governi che mettono quotidianamente in discussione la dignità dei cittadini e a rischio la sopravvivenza del pianeta. Dobbiamo restituire dignità alla politica, guardando ai valori della resistenza che scorrono nelle vene di tutti e tutte noi. Per questo le celebrazioni dell’ottantesimo anniversario della Festa della Liberazione del 25 Aprile assumono ancora più importanza in questo frangente storico. La Commissione Cultura del Consiglio regionale ha recentemente approvato il bando per le attività di promozione dei valori dell’antifascismo e della Resistenza, con uno stanziamento di 50.000 euro ottenuto grazie a un mio emendamento al bilancio regionale. Con questo nuovo stanziamento, incrementato di 10.000 euro rispetto allo scorso anno, potremo finalmente finanziare anche i quattro progetti rimasti precedentemente esclusi per mancanza di fondi, oltre ad altri nuovi progetti".

"Venerdì 25 aprile parteciperò alla celebrazione dell’’80° Anniversario della Liberazione in Piazza del Popolo a Vittorio Veneto alle ore 10. Iniziativa promossa da A.N.P.I., isRev, A.V.L. Treviso, Consulta delle associazioni combattentistiche e d’arma e dal Comune di Vittorio Veneto. Alle 13 mi unirò ad un momento conviviale organizzato da ANPI Conegliano a Bibano di Godega di Sant’Urbano. Mentre alle 18 prenderò parte, assieme ad Alleanza Verdi e Sinistra, al corteo del 25 Aprile di Treviso promosso da moltissime organizzazioni: Django, ANPI, Coordinamento degli Studenti Medi di Treviso, Rete degli Studenti di Treviso, ADL Cobas, Comitato contro la Guerra, CGIL, Binario 1, M5S e Coalizione Civica - conclude Andrea Zanoni -. Mi auguro che tanti cittadini si uniranno a noi nel celebrare la democrazia e la liberazione dal fascismo e dal nazismo”.

Vanessa Camani, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, quindi dichiara: "Agli 80 anni della Liberazione dalla dittatura nazifascista è doveroso tributare celebrazioni capaci di esprimere a testa alta, e con orgoglio, i valori di democrazia e libertà a cui ci richiama il 25 Aprile. Riteniamo sia il modo migliore anche per ricordare il messaggio di Papa Francesco, incessante promotore di una cultura di pace e libertà. Noi saremo nelle piazze del Veneto per partecipare alle commemorazioni pubbliche e per testimoniare princìpi che hanno bisogno di essere costantemente alimentati. In un tempo in cui, come dimostra un sondaggio di queste ore, nel Nordest una parte non irrilevante di elettori di destra e della Lega si dichiara di orientamento più fascista che antifascista, è ancora più evidente quanto sia indispensabile ribadire i valori fondanti della nostra storia repubblicana e della Costituzione, valori che appartengono a tutti e che raccolgono l’eredità nazionale della lotta partigiana. La Festa della Liberazione ha il compito di consegnare agli italiani e ai veneti le giuste parole attorno a cui ritrovarsi: pace, democrazia, libertà”.

Insomma, ciascuno dalla sua posizione e in base alle sue sensibilità concorda che il 25 aprile va onorato per la rilevanza che riveste per la storia democratica del nostro paese, certo qualcuno ha scelto di non citare esplicitamente la dittatura fascista e l’occupazione nazista da cui siamo stati Liberati ma per fortuna i più si sono rammentati di tributare un doveroso riconoscimento ai martiri della Resistenza, ai tanti partigiani che sono stati vittime della barbarie, per assicurare la democrazia alle generazioni future.
 


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