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24 aprile 2024

Treviso

50 DONNE PER 50 UOMINI

A Treviso arriva lo Speed date: il fast food dell’incontro. Non al buio, ma in velocità. Uomini e donne (dai 27 anni in su) hanno la possibilità di conoscersi in tre minuti. Finché suona il gong, che non è (sempre) il rumore del cuore

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50 DONNE PER 50 UOMINI

TREVISO - Bastano 200 secondi per innamorarsi? “A volte è sufficiente uno sguardo”, risponde Antonio, trevigiano sulla quarantina che sta sperando fino all’ultimo di poter giocare allo Speed date. “Quando ho tentato di iscrivermi on line, era tutto esaurito. Ma io sono venuto lo stesso, sperando che qualcuno, all’ultimo, si sia tirato indietro. E sono pronto a prendere il suo posto”. A Treviso, lo Speed date spopola. Un centinaio i partecipanti che domenica scorsa hanno affollato il Gioja Lounge Bar.

Cos’è lo Speed date? Un gioco per single che vogliono conoscere altri single. Uomini e donne, contrassegnati da nome e numero identificativo, si siedono in tavolini da due, parlano (o tacciono) per 200 secondi. Poi la campana. E allo scadere del tempo, gli uomini cambiano tavolo, e si siedono di fronte a un’altra donna. Ognuno ha la sua scheda di gradimento, e dopo i tre minuti di conversazione, il verdetto: un sì o un no, diretto all’interlocutore che si ha avuto il tempo (?) di conoscere. Nelle successive 72 ore, lo staff di Speed date controlla le schede e, in caso di apprezzamento ricambiato, mette in contatto la coppia. Sbarcato in Italia nel 2003, lo Speed date ha date prefissate, e è necessaria l’iscrizione on line per poter accedere al gioco. Nell’era dei fast food, dei coffee to go, delle giornate frenetiche, lo Speed date, l’appuntamento-veloce permette di conoscere tante persone in poco tempo. E’ il fast food delle relazioni, dove – in teoria - bastano 200 secondi per capire se una persona è quella giusta. Perché per chi dice che la prima impressione sia quella che conta, tre minuti di approccio bastano. O avanzano.

A Treviso, domenica, sono arrivati uomini e donne da tutta la provincia, e non solo. Marco, 28 anni, è giunto da Trieste per l’occasione. “Ho scoperto questa iniziativa per caso. E mi ha incuriosito. Così sono venuto qui con un amico. Per fare qualcosa di diverso. E per conoscere ragazze, ovvio”. Ma, le ragazze, non si possono avvicinare in ogni momento? “E’ difficile fare conoscenza” spiega Vincenzo, che si è trasferito a Treviso da pochi anni “Io sono molto timido, e non parlerei mai con una donna sconosciuta in situazioni normali. Qui, sono costretto!”. “Che lavoro fai? Quanti anni hai? Di dove sei?”, sono le domande più frequenti. Domande che uomini e donne si scambiano in un botta e risposta di tre minuti. Qualcuno preferisce sorvolare sulla professione, e così punta a chiedere cosa fa l’altra persona nel tempo libero. Sport e cinema gli argomenti più gettonati. E se non si ha nulla da dire? Capita anche quello. E Giovanni, 50 anni passati da un pezzo, si siede a un tavolino e tace, guardando la pioggia che cade per tre minuti. Finché il gong lo fa alzare e, a quel punto, una stretta di mano. “E’ stato un piacere”, dice. Poiché il bon ton non si lascia mai a casa in queste situazioni.

Ma, a questi incontri, che tipo di gente partecipa? Alti, bassi, grassi, magri, belli, brutti, mori, biondi, pelati, giovani e datati. La tipologia di uomini che ci si trova di fronte è più diversificata della clientela di un supermercato. Studenti, liberi professionisti, operai. Solo una cosa li accomuna: il fatto di voler trovare una donna. Perché, gli uomini, per quello vanno li’. “Io sono separato, vivo da solo, e sono qui per conoscere una persona che possa farmi compagnia”, dichiara Ettore, cinquantenne trevigiano. “Io sono reduce da una storia d’amore che dalle stelle ha toccato le stalle”, dichiara Luca. “Io non lavoro, viaggio. Giro il mondo. E preferirei girarlo in compagnia”. “Sono single da troppo tempo!”, dice Marco, trentenne di Asolo. “E se non approfitto di queste situazioni, quando mi capita di conoscere 50 donne in una sera?”.

Anche la tipologia di donne è diversificata. Cinquantenni sovrappeso con aria depressa si alternano a splendide trentenni piene di vita. C’è chi arriva allo Speed date per disperazione, chi per curiosità. Chi per fare qualcosa di nuovo. Affascinate dalla classica scena di “L’amore è eterno finché dura”, o da quella di “Hitc, lui sì che capisce le donne”, le ragazze tentano il colpo. Ma spesso non si trovano davanti la simpatia di Verdone o il fascino Will Smith. E ci restano male. Come Francesca, trevigiana sulla trentina che a metà serata ha mollato le redini. “Ci sono dei casi umani! E anche se ho incontrato qualcuno di simpatico, non ho le forze di affrontare ancora uomini, che spesso si rivelano sotto i limiti della decenza”. Mentre a Sara, il gioco piace. “Non è la prima volta che partecipo. L’anno scorso mi era andata bene. Ho conosciuto un ragazzo con cui c’era feeling. Abbiamo cominciato a uscire. E il fatto che poi si sia rivelato un cretino, non mi fa perdere la speranza”. In un gioco, che, di speranza, almeno in termini numerici, ne dà eccome. Con cento partecipanti, c’è la possibilità di formare 2500 coppie. Coppie che spesso si formano. E spesso durano, dicono gli organizzatori. Un gioco, che apre la speranza anche a chi, al momento, non riesce a segnare nemmeno un sì sulla scheda di gradimento. Come Francesca che, abbandonando il gioco, sorride “Mi consolo. Almeno so che, di single, in zona ce ne sono tanti!”

Stefania De Bastiani

 


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