ACQUA PIÙ CARA, FASAN REPLICA A BOTTEON
L'assessore al consigliere: «Sindaci di ogni orientamento politico hanno votato all'unanimità il nuovo piano tariffario»
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO - «O i 59 sindaci votanti sono impreparati o in mala fede, oppure, lei consigliere Botteon non ha considerato che gli aumenti delle tariffe dell'acqua sono dovuti alla sommatoria di varie cause».
E' l'assessore ai Lavori Pubblici, Bruno Fasan, a replicare all'interpellanza presentata dal consigliere del PD Adriano Botteon circa l'aumento delle tariffe dell'acqua.
Il piano tariffario in vigore, ha ricordato l'assessore, è stato approvato all'unanimità nel 2008 da 59 sindaci «di ogni orientamento politico» o loro delegati «legittimando favorevolmente ed in modo inequivocabile la bontà del piano e la revisione delle tariffe».
Modifiche alle tariffe, ha messo in luce Fasan, che devono tenere in considerazione varie cause, dagli aumenti fisiologici alle somme per una perequazione tariffaria a favore delle utenze più deboli.
«Per me - ha ribadito l'assessore - resta fondamentale che l'acqua resti pubblica e che tutti possano accederne a prezzi ragionevoli e credibili, quindi non a prezzi politici. Mi sembra degno di nota lo sconto del 25% agli utenti con un reddito ISEE inferiore ai 9.500 euro e la gratuità alle utenze in difficoltà economica».