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29 marzo 2024

Lavoro

Acquisti online: come il Coronavirus ha cambiato l’e-commerce

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Acquisti online: come il Coronavirus ha cambiato l’e-commerce

La pandemia ha profondamente cambiato le abitudini d'acquisto degli italiani, accelerando la trasformazione digitale delle imprese e aumentando la presenza online dei cittadini di tutte le fasce di età, non solo tra i più giovani.

 

Secondo le rilevazioni dell’Osservatorio B2C del Politecnico di Milano, per il 2020 è prevista una crescita del commercio elettronico del 26% rispetto al 2019, con il settore che potrebbe raggiungere i 23 miliardi di euro.

 

In particolare, è atteso un forte incremento in alcuni ambiti come il food&grocery (+56%), l’home living e l’arredamento (+30%) e l’abbigliamento online (+21%). Rialzi considerevoli sono previsti anche per le vendite su internet di elettronica di consumo (+18), con un deciso aumento anche per l’editoria online (+16).

 

La tendenza è confermata anche dai dati Istat di dicembre, con l’Istituto nazionale di statistica che indica un incremento del commercio elettronico del 33,8%, a fronte di un timido aumento delle vendite al dettaglio del 2,5% trainato dal programma di cashback pubblico, ma con una riduzione su base annuale del 5,4%.

 

Dagli studi del Politecnico di Milano e di Netcomm sarebbero oltre 2 milioni i nuovi web shopper nel 2020, persone che hanno iniziato a comprare sul web per la prima volta, con il 56% degli acquisti digitali effettuati da smartphone in crescita del 42% rispetto al 2019.

 

Durante la pandemia è stato rilevato anche il boom del modello click&collect, con un incremento annuale del 349% secondo Netcomm, un sistema sempre più gettonato dai consumatori di oggi che consente di acquistare online e ritirare presso un punto vendita fisico.

 

L’e-commerce del 2021: tra mobile, multicanalità ed esperienze personalizzate

L’emergenza sanitaria ha trasformato le esigenze degli italiani in merito alle modalità di consumo, con acquisti sempre più online, un netto aumento dei pagamenti digitali e una maggiore fiducia nei servizi telematici.

 

Questa tendenza riguarda anche la popolazione anziana, da sempre considerata sprovvista di un’adeguata alfabetizzazione digitale, con il report di Deloitte che rivela come il 44% dei pensionati ha utilizzato tecnologie digitale nel 2020.

 

Per i business online si tratta senza dubbio di un’opportunità importante, tuttavia bisogna fare i conti con l’incremento della competitività e clienti più esigenti e abituati allo shopping online.

 

Secondo l’esperto SEO Roberto Serra, titolare del portale roberto-serra.com, le imprese devono necessariamente investire nell’ottimizzazione della presenza digitale, iniziando proprio dal corretto ranking del sito sui motori di ricerca per generare traffico in target e migliorare la percezione del brand.

 

Gli e-commerce moderni hanno bisogno di un brand forte e autorevole, che sia in grado di differenziare il proprio business e comunicare con i clienti potenziali i valori del marchio. Allo stesso tempo, è fondamentale che il portale acquisisca un buon posizionamento su Google, intercettando gli utenti giusti ai quali si possono offrire soluzioni efficaci alle loro esigenze.

 

Il connubio tra il traffico organico e le attività di advertising consente di aumentare la sostenibilità del business, per una maggiore solidità nel lungo periodo e la possibilità di pianificare investimenti intelligenti con orizzonti temporali ampi.

 

Naturalmente bisogna essere capaci di fornire esperienze digitali coinvolgenti e personalizzate, agevolando tutti i processi che portano un utente ad accedere all’interno dell’e-commerce, a scegliere i prodotti di cui ha bisogno e finalizzare l’acquisto.

 

Dopodiché, è essenziale fidelizzare i clienti utilizzando un’infrastruttura telematica multicanale, sfruttando le tecnologie mobili per garantire un rapporto individuale e stretto con ogni cliente, attraverso l’integrazione delle app con lo store online e i canali social, creando un ecosistema digitale ibrido in grado offrire una user experience ottimizzata, veloce e omnicanale.

 

Come aumentare la competitività e intercettare le esigenze dei consumatori digitali

Come indicano gli studi dell’Osservatorio B2C del Politecnico di Milano, il Covid-19 ha favorito la crescita online di alcuni settori come l’elettronica di consumo, l’abbigliamento, l’editoria, il food, l’arredamento e il beauty: ambiti più maturi nel percorso di trasformazione digitale e in grado di beneficiare più rapidamente del boom di acquisti su internet dovuto alle restrizioni sociali per la pandemia.

 

Tuttavia, un importante incremento è stato registrato anche in comparti più tradizionali, come la vendita sul web di ricambi per auto e l’acquisto di farmaci medicinali.

 

La crisi sanitaria ha costretto milioni di persone a comprare online, un’abitudine che ha obbligato tantissimi utenti non avvezzi alle tecnologie digitali a fare uno sforzo considerevole, scoprendo tutti i vantaggi legati a questa modalità di consumo.

 

Le indicazioni da non sottovalutare sono quelle che mostrano il coinvolgimento degli over 60, per antonomasia i più restii ad abbondare l’acquisto in negozio, per i quali la soluzione più apprezzata è spesso proprio il click&collect, tramite sistemi ibridi con l’integrazione tra online e offline.

 

Per sfruttare le potenzialità di queste tendenze è necessario agire in modo consapevole, affidandosi a professionisti qualificati per pianificare investimento accurati e prendere decisioni guidate dai dati.

 

Le informazioni, infatti, sono lo strumento indispensabile per affrontare l’aumento della competitività, intercettando le esigenze dei consumatori digitali di oggi e costruendo relazioni stabili e profonde con i clienti. Per farlo sono necessarie competenze adeguate e specializzate, per capire come muoversi in base ai traguardi raggiungibili che si vogliono conseguire.

 

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