Addio a Claudio Nardi, il ricordo dell'azienda: "Aveva un cuore grande"
Il funerale del 61enne verrà celebrato mercoledì 30 novembre alle 15 nella chiesa parrocchiale di Soligo
FARRA DI SOLIGO - Il funerale di Claudio Nardi, fondatore della cantina Perlage Winery, verrà celebrato mercoledì 30 novembre alle 15 nella chiesa parrocchiale di Soligo. L’imprenditore si è spento mercoledì scorso in seguito a un malore improvviso. Nardi aveva fondato, insieme ai fratelli, la storica cantina biologica di Farra di Soligo. “Con la sua improvvisa scomparsa lascia un vuoto incolmabile in famiglia, in azienda e nell’intera comunità”, si legge in una nota diramata da Perlage. Lo piangono con amore e sincero affetto la moglie Loretta, i figli Norma e Sandro, i fratelli Antonio, Geminiano, Rosanella, Ivo e Flavio, i nipoti e i collaboratori di una vita.
“Era una persona di grande cuore, era appassionato di sostenibilità e in azienda si occupava della gestione dei vigneti e della riduzione dell’impatto energetico in cantina – si legge ancora nella nota -. Era una figura di spicco, in Perlage curava con dedizione l’aspetto primario della produzione in vigna. I fratelli e i famigliari lo ricordano per il grande entusiasmo e l’impegno nella ricerca costante di soluzioni alternative e sempre più ecologiche. Claudio Nardi era un sognatore e un amante della natura: ad essa dedicava tutte le sue energie per coltivare la vigna in modo sano e rispettoso dell’ambiente e delle persone. Negli anni si era impegnato nella costante riduzione del rame utilizzato per i trattamenti, nella lotta ai cambiamenti climatici e agli eventi metereologici estremi, approfondendo le tecniche di economia circolare dell’acqua. Il suo impegno però non si fermava alla produzione agricola: curava infatti anche gli investimenti tecnologici in cantina per migliorare la qualità del Valdobbiadene Prosecco Superiore. Grazie a lui è stata implementata l’efficienza energetica del processo di vinificazione, con il costante aggiornamento dei metodi produttivi e dei macchinari impiegati. Era un uomo allegro e aveva un cuore grande, era sempre pronto ad aiutare il prossimo: era iscritto all’Aido e nel 2018 aveva promosso una raccolta fondi per una scuola senegalese”.