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29 marzo 2024

Cronaca

Addio covid, da Ibiza e Formentera al Salento torna la movida

Pasca (Silb): "Si riparte, in Italia e in Europa. Il settore dell'intrattenimento può essere trainante per l'economia di un paese"

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Addio covid, da Ibiza e Formentera al Salento torna la movida

ITALIA - Riparte la movida, in Italia, e ancora di più in Europa. Da Ibiza a Formentera, da Capri alla Costa Smeralda, sono due le parole fondamentali in questo momento: divertimento ed euforia, con tanta, tanta voglia di divertirsi e scrollarsi dalle spalle due anni di pandemia, lockdown, restrizioni e le grandi difficoltà che il Covid-19 ha portato con sé. "La gente vuole tornare a riappropriarsi della propria vita dopo due anni di pandemia - dice all'Adnkronos Maurizio Pasca, presidente nazionale del Silb-Fipe, Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo aderente a Fipe - sta tornando il piacere di stare insieme, divertirsi, socializzare, anche come risposta a quello che tutti nel settore dell'intrattenimento, dei locali e discoteche al chiuso e all'aperto auspichiamo che non ritorni mai più: il lockdown o le chiusure forzate che hanno causato la chiusura definitiva del 30% delle attività del settore".

 

"Dal primo maggio, quando è stata data la possibilità che riaprissero, dopo le discoteche al chiuso, anche le discoteche all'aperto possiamo dire che sta andando abbastanza bene, - ha sottolineato Pasca - Chi ha aperto ha fatto sold out. Anche se naturalmente non mancano le difficoltà, una fra tutte la carenza di personale, perché dopo due anni chi lavorava nei nostri locali non potendo stare fermo naturalmente ora svolge altre attività, in altri settori, e quindi c'è difficoltà a recuperare il personale mancante". "Comunque noto che in tanti stanno organizzando eventi e concerti e questo fa ben sperare, il settore è in ripresa - ha aggiunto Pasca - Certo, non regge il confronto con gli anni d'oro, quando durante l'anno almeno 5 milioni di persone frequentavano i luoghi di intrattenimento in particolare nei fine settimana: ora siamo intorno ai 2 milioni. Siamo fiduciosi nella ripresa della movida, anche se certamente questo aumento dei contagi non ci fa dormire tranquilli". Se in Italia, dal Salento alla Calabria, la ripresa già c'è, in Europa il settore va ancora più forte.

 

"C'è più euforia - ha spiegato Pasca - Sono stato a Ibiza, il 17 maggio scorso e le discoteche stanno lavorando a pieno regime, sonno piene e c'è tanta voglia di divertirsi. Ho sentito i colleghi d'Oltralpe, francesi e olandesi e mi hanno detto che sta andando molto bene, decisamente bene, meglio che da noi - ha sottolineato Pasca - In Italia i due anni di pandemia e di chiusura hanno decimato il settore e al momento c'è timore ad investire anche perché il nostro settore è stato maltrattato e umiliato e non aiutato. Confidiamo, però, nella ripresa che stiamo gradualmente vedendo e speriamo di poter tornare a lavorare come prima della pandemia".

 

"A Ibiza ho incontrato il governatore dell'isola e alcuni imprenditori che sembrano al momento soddisfatti della loro movida - ha detto ancora Pasca - e a settembre tornerò sull'isola con una decina di parlamentari italiani perché abbiano un confronto con le istituzioni dell'Isola e non solo, anche con alcuni imprenditori del settore, dato che Ibiza vive esclusivamente sull'intrattenimento con discoteche e locali vari. Un settore che in Italia invece è ben poco rispettato, se non umiliato. Per questo come Silb ci siamo resi promotori di portare un gruppo di parlamentari italiani: perché si confrontino con il governatore e con alcuni imprenditori per far capire il valore economico che il settore rappresenta". "Ad ottobre poi le visita verrà ricambiata, stiamo infatti organizzando un convegno a Roma al quale inviterò oltre al governatore di Ibiza e a imprenditori del settore dell'isola, anche il sindaco della notte di Amsterdam e quello di Parigi per confrontarci, - ha continuato Pasca - per dare la possibilità di capire quanto sia importante il settore dell'intrattenimento per l'economia di un paese. Basterebbe ricordare cosa ha rappresentato l'Emilia Romagna negli anni Ottanta e Novanta e cosa rappresenta il Salento oggi, con programmazione di eventi di tutto rispetto forse anche meglio di quelli organizzati ad Ibiza o altrove, ma che non vengono valorizzati abbastanza".

 



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