Addio a don Angelo Lazzarotto, grande missionario
Stimato sinologo, era molto conosciuto a Falzè di Piave e a Farra di Soligo

Si è spento a 100 anni padre Angelo Lazzarotto, noto missionario. Nato nel 1925 a Falzè di Piave, frequentò il ginnasio di Conegliano e aderì fin da subito. Nel giugno del 1940 entrò nel seminario del Pime di Treviso per realizzare la sua vocazione. Frequentò il triennio liceale presso il Pime di Genova, dove tra i formatori c’era padre Attilio Garrè, missionario in Cina, che lo iniziò alla cultura di quel paese e alle sue vicende. Dopo essere tornato a Treviso come insegnante nel seminario del Pime, il 22 dicembre 1947 venne ordinato sacerdote dal vescovo Antonio Mantiero.
Pioniere del dialogo con la Cina, padre Lazzarotto dedicò l’intera vita a questo Paese e ai cristiani cinesi. Arrivò nella missione di Hong Kong nel1956 e vi operò sino al 1965, quando fu eletto alla Direzione generale del Pime. A Hong Kong si impegnò su moltissimi fronti: divenuto direttore del Centro Cattolico, cuore propulsore del cattolicesimo di Hong Kong, strinse una forte amicizia con Francis Hsu, primo vescovo cinese di Hong Kong, grande intellettuale impegnato nell’introduzione dei fondamenti della fede cattolica nella cultura cinese. Sin dagli anni Settanta, padre Lazzarotto fu un pioniere dei primi contatti con i cattolici in Cina, grazie anche all’ottima padronanza della lingua cinese. Insieme a figure di spicco come il politico e ministro Vittorino Colombo, fondatore dell'Istituto Italo Cinese per gli Scambi Economici e Culturali (poco dopo l’apertura ufficiale delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina), contribuì, durante le visite in Cina, al ristabilimento del dialogo tra la Chiesa cattolica e il regime cinese. Tornato a Hong Kong nel 1980, fondò insieme a monsignor John Tong, divenuto poi vescovo e cardinale, e a due missionari americani di MaryKnoll, l’Holy Spirit Study Centre, il Centro studi più documentato sulla Chiesa cattolica in Cina.
Era tra i membri della cosiddetta “banda dei quattro”, ovvero di quel gruppo di missionari-sinologi che dagli anni Ottanta portarono avanti, in gran segreto, i contatti con la Chiesa in Cina dopo gli anni bui della persecuzione comunista e della rivoluzione culturale. Gli altri tre erano il belga Jerome Heyndricks dei missionari di Scheut, il francese Jean Charbonnier delle Missioni Estere di Parigi (Mep) e il verbita polacco Roman Malek. Fu proprio Roman Malek a proporre di realizzare, nel 2010, una “Festschrift”, un volume celebrativo in onore di padre Lazzarotto. Pubblicato in Germania da Monumenta Serica, include 28 saggi di importanti studiosi internazionali e la tabula gratulatoria firmata da 63 personalità da tutto il mondo. In esso sono elencate anche tutte le sue varie pubblicazioni, in totale oltre 450, che egli continuò a sfornare utilizzando il suo fedele pc, fino al 2020, l’anno della pandemia, che purtroppo ne minò il fisico, ma non certamente la testa.
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