Addio a Roberto Brovedani, chef del Laite di Sappada

Servì al tavolo di Giovanni Paolo II. Il funerale sarà celebrato martedì 17 agosto

| Giampiero Rorato |

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SAPPADA - Questa volta ha vinto la malattia e ha strappato ai suoi affetti un personaggio davvero straordinario, titolare con la moglie Fabrizia Meroi del Laite di Sappada, uno dei più rinomati ristoranti italiani, conosciuto e visitato dai buongustai di tutto il mondo.

Roberto Brovedani ha concluso il suo viaggio terreno lo scorso 13 agosto, dopo un lungo periodo di malattia, lasciando la moglie Fabrizia, fra le più titolate e apprezzate cuoche italiane, punta di diamante della ristorazione del Nordest. Roberto era il signore della sala, o, meglio, del prezioso tinello dalle pareti foderate di legno con decori e immagini sacre, secondo la tradizione sappadina, trasformato in minuscola sala ristorante. Perché più spazio dovevano avere la cucina e la cantina, quest’ultima il regno di Roberto, grande conoscitore dei migliori vini del mondo che custodiva con geloso amore nel suo impenetrabile caveau.

Aveva iniziato la sua attività come cameriere e il giorno più bello, come ricordava spesso, è stato il 12 luglio 1987 quando ebbe il grande onore di servire a tavola papa Woitila che stava trascorrendo qualche giorno in Val Visdende. «Di quel pranzo, certamente il più particolare cui ho presenziato nella mia carriera - ricordava - conservo ancora tre bicchieri in cui bevve il pontefice che oggi, va ricordato, è un Santo. Mangiò con accanto due semplici forestali, perché questa fu la sua volontà, con tanti potenti che si sbracciavano per avere un posto a quel tavolo».

Roberto un patron eccellente, premiato dalle più importanti guide enogastronomiche, sapeva accogliere gli ospiti e accompagnarli con discrezione durante la permanenza in ristorante, pronto a raccontare piatti e i prodotti, a volte davvero unici, di quella bellissima valle tra Friuli e Veneto, terra di campioni degli sport invernali, ma anche luogo che ricorda antiche storie d’emigrazione e di povertà.

Esperto di vini come pochi, vero maestro nell’accostare i vini ai piatti preparai dalla moglie, conversatore affabile, dai tratti umili e anche per questo signorili, molto apprezzato dai gourmet, lascia un vuoto difficilmente colmabile. Roberto lascia la moglie Fabrizia e la figlia Elena, da un po’ di tempo al suo fianco in sala dove aver maturato alcune importanti esperienze internazionali.  I funerali saranno celebrati martedì 17 agosto alle ore 14,30 nella Chiesa Parrocchiale di Santa Margherita a Sappada.
La Veglia di preghiera avrà luogo lunedì 16 agosto alle ore 20,00 nella Parrocchiale.

 



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