TREVISO - Aerare, la società trevigiana che gestisce l’aeroporto Canova, querela il comitato “No aeroporto”, il gruppo composto da cittadini e associazioni che da anni si batte contro l’ampliamento e la riduzione dell’impatto ambientale dello scalo trevigiano.

Nei giorni scorsi il comitato aveva commentato le dichiarazioni della società Aertre in merito alla chiusura del Canova e le proteste dei lavoratori, fermi da marzo.

“Pur ritenendo comprensibili le proteste di quei lavoratori che a causa della chiusura rischiano il posto di lavoro”, sottolinea il comitato in una nota - “si ricorda che il Canova è una attività che opera senza il rispetto delle norme di legge, anzi in palese violazione delle più elementari norme di tutela della Salute e del Territorio, con pesanti conseguenze che gravano inevitabilmente sulle migliaia di residenti in prossimità del sedime aeroportuale, sfiorati continuamente nelle proprie abitazioni dai decolli e dagli atterraggi, costretti a subire un rumore assordante fuori limiti di legge”.

Dichiarazioni che non sono piaciute ai vertici di Aertre, società del gruppo Save, che ha deciso di sporgere querela contro la storica associazione che si batte contro l’aeroporto e il suo sviluppo.