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24 aprile 2024

Treviso

AEROPORTO: GLI ALBERI SI INCHINANO ALLE NORME ANTI-TERRORISMO

AerTre impone una fascia di rispetto di 5 metri

| Mauro Favaro |

| Mauro Favaro |

AEROPORTO: GLI ALBERI SI INCHINANO ALLE NORME ANTI-TERRORISMO

TREVISO – Tutti gli alberi che svettano attorno al “Canova” dovranno essere abbattuti. Così come dovranno essere rasi al suolo i fabbricati che sorgono vicino alle recinzioni della pista. L’ordine, perentorio, è stato dato nei giorni scorsi da AerTre, società di gestione dell’aeroporto, che ha preso carta e penna e avvisato tutti i proprietari dei terreni confinanti con lo scalo che lunedì prossimo, ultimata la prima tranche dei lavori di sviluppo, riaprirà i battenti.

Come mai si deve far piazza pulita degli arbusti nati in riva al Sile? Non tanto per la sicurezza degli aerei, quanto per rispettare le norme anti-terrorismo previste dal programma nazionale di sicurezza: attorno all’aeroporto non devono esserci ostacoli che impediscano di tenere sotto controllo le recinzioni della pista e i movimenti di eventuali intrusi.

«Tra le prescrizioni vi è quella, imprescindibile, della pulizia dell’area attigua alle recinzioni – scrive il direttore dello scalo, Gianni Antonio Carrer – per almeno 5 metri non vi devono essere né fabbricati né vegetazione di alcun tipo». Tabula rasa, insomma. Altrimenti? «Ci troveremo costretti a informare le autorità competenti», chiude AerTre.

Nella lista delle zona da ripulire ci sono diversi giardini di case private, ma anche una vasta area gestita dal Parco del Sile. E quest’ultimo, dopo aver ricevuto la comunicazione, ha già fatto avviare le motoseghe per far "pelare" le rive del fiume, che a sud segue la recinzione dell’aeroporto, in una striscia di quasi 500 metri quadrati.

«In altre occasioni abbiamo provato anche a difendere gli alberi, ma il provvedimento non lascia alcuno spazio di discrezionalità: siamo costretti a rispettarlo altrimenti intervengono le forze dell’ordine – allargano le braccia nella sede del Parco del Sile – il programma di sicurezza è nazionale e i toni della lettera, poi, facevano capire che questo era l’ultimo avviso». Con buona pace delle piante.

 


| modificato il:

Mauro Favaro

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