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28 marzo 2024

Treviso

Aggressioni in serie con bottiglie rotte e pure con una motosega: 30enne espulso dall'Italia

Aveva la residenza nel varesotto ma in realtà viveva nella Marca: per lui firmato il foglio di via

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

Aggressioni in serie, anche con la motosega: 30enne espulso dall’Italia

FARRA DI SOLIGO - Era stato arrestato a gennaio a Cil San Martino: era responsabile di un’aggressione a Casale sul Sile. È stato espulso dall’Italia.

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Cuvio (Varese), in coordinamento con le Questure di Varese e di Treviso congiuntamente al Comando Provinciale Carabinieri di Treviso, hanno proceduto alla espulsione di un 30enne straniero dal territorio nazionale.

Questi era stato rimesso in libertà dagli arresti domiciliari che stava scontando a Gemonio, in provincia di Varese,a seguito dell’arresto dello scorso 30 gennaio scorso dalla Stazione di Col San Martino.

Il 30enne di origine marocchina, residente a Gemonio ma di fatto domiciliato a Farra di Soligo, si era reso responsabile di diversi episodi.

Il 26 novembre 2019, presso un’azienda di spedizioni di Casale sul Sile, aggredì un connazionale, provocandosi lesioni con una prognosi di 3 giorni. Poi afferrò un bancale di bottiglie di vino e lo scaraventò contro la vetrata degli uffici. Con i cocci minacciava altri colleghi intervenuti per farlo desistere.

Il 6 dicembre 2019, al centro commerciale di San Fior, ha aggredito un commesso ed era stato denunciato per lesioni personali.

Il 30 gennaio 2020 a in Farra di Soligo è stato arrestato dalla Stazione dei Carabinieri di Col San Martino perresistenza, oltraggio a Pubblico Ufficiale, lesioni personali aggravate plurime, danneggiamento aggravato e minaccia aggravata.

Aveva tentato invano di accendere una motosega per colpire il titolare e i dipendenti di una falegnameria di Farra di Soligo. Con un palo aveva danneggiato due autoveicoli aziendali.

Le successive attività svolte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Treviso hanno accertato comportamenti tali da farlo ritenere incline alla commissione di gravi reati contro la sicurezza pubblica. Pertanto per lui hanno proposto il foglio di via.

Il Giudice del Tribunale di Treviso, durante l’udienza di patteggiamento tenutasi il 22 giugno scorso, ha applicato la pena di 6 mesi di reclusione al cui termine veniva eseguita la misura del suo allontanamento dall’Italia.

I Carabinieri di Cuvio, all’atto della scarcerazione, lo hanno accompagnato presso il Centro per i Rimpatri di Torino, da dove verrà rimpatriato al suo paese di origine.
 

 


| modificato il:

Gianandrea Rorato

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